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Dati di chiusura

Pubblicato 8 Agosto 2011 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:39
Ancora vendite sulle Borse europee, che chiudono l'ottava con il segno meno nonostante le indicazioni migliori delle attese arrivate dal mercato del lavoro statunitense. Il Dax ha terminato in calo del 2,78% a 6.236,16 punti, a Londra il Ftse100 con un -2,71% si è portato a 5.246,99, -1,26% per il Cac40 a 3.278,56 e rosso dello 0,18% per l'Ibex a 8.671,2. La Borsa di Milano ha terminato in negativo una seduta estremamente volatile, caratterizzata da repentini cambi di rotta. Dopo il tonfo di oltre 5 punti percentuali messo a segno giovedì, l'apertura di venerdì è stata tutt'altro che incoraggiante: -4% e minimi toccati a 15,472 punti. Non solo, visto che lo spread Btp-Bund ha superato la soglia dei 400 punti base portandosi sopra i Bonos spagnoli. In mattinata, però, la tensione ha iniziato ad allentarsi e il listino meneghino è passato in territorio positivo. L'accelerazione al rialzo si è verificata dopo la pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro Usa relativi al mese di luglio: le non farm payrolls hanno evidenziato la creazione di 117 mila posti di lavoro contro previsioni che indicavano 85 mila e il tasso di disoccupazione è sceso al 9,1% dal precedente 9,2%. Sembrava il preludio del rimbalzo, certificato dall'apertura tonica di Wall Street. Ma gli indici americani hanno perso vigore col passare dei minuti e a Milano hanno conquistato la scena il nervosismo e la volatilità. A fine seduta il Ftse Mib ha ceduto lo 0,62% a 16.028 punti (calcolo non aggiornato), mentre il Ftse All Share è arretrato dello 0,89% quota 16.730.
Brillante performance di Telecom Italia (+5,30% a 0,845 euro) che nel primo semestre ha realizzato una perdita netta pari a 2,01 miliardi di euro, quale conseguenza della svalutazione dell'avviamento per 3,18 miliardi. Senza questo intervento l'utile ammonterebbe a 1,17 miliardi di euro, in linea con il primo semestre. In aumento del 10% i ricavi a 14,5 miliardi di euro rispetto ai 13,22 miliardi realizzati un anno fa. In deciso rialzo anche Intesa SanPaolo (+5,61% a 1,299 euro) che ha archiviato il primo semestre 2011 con un utile netto pari a 1,40 miliardi di euro, in calo del 17% rispetto agli 1,69 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno che avevano beneficiato di una plusvalenza netta di 648 milioni derivante dalla cessione dell'attività di securities services. Bene anche il resto del comparto bancario: Banco Popolare ha guadagnato il 3,91% a 1,144 euro, Unicredit il 2,21% a 1,063 euro, Popolare di Milano lo 0,99% a 1,322 euro, Monte dei Paschi lo 0,61% a 0,459 euro, Ubi Banca il 2,93% a 2,876 euro. Tra i peggiori di giornata sul paniere principale di Piazza Affari da segnalare le performance di Tenaris (-6,13% a 12,87 euro), Saipem (-5,31% a 29,45 euro), Pirelli (-6,18% a 5,84 euro) e Lottomatica (-5,54% a 11,93 euro).