Notizie Berlino prende tempo sulla Grecia e apre al Fmi

Berlino prende tempo sulla Grecia e apre al Fmi

23 Marzo 2010 09:27

La Germania si mette di traverso sulla questione Grecia e rischia di far slittare la decisione sul piano di aiuti che molti davano in agenda già questa settimana. Dopo le dure parole di settimana scorsa del cancelliere Angela Merkel, ieri fonti dell’esecutivo tedesco hanno fatto capire che ora la Germania è aperta a prendere in considerazione la possibilità di un intervento dell’Fmi. Inoltre dalla Germania non mancano di rimarcare che Atene non chiede un immediato aiuto finanziario e, pertanto, formalmente la decisione sugli aiuti finanziari non è imminente. Il dietrofront di Berlino rende sempre più improbabile una decisione a breve a livello comunitario, mentre fino allo scorso weekend sembrava scontato che nel corso della riunione dell’Eurogruppo in agenda il 25/26 marzo si potesse dare vita al piano di aiuti finanziari al Paese ellenico.

La Merkel deve soprattutto fare i conti con una netta maggioranza dei tedeschi contraria all’emanazione di aiuti alla Grecia, considerando che sono alle porte le elezioni regionali tedesche. Secondo l’ultimo sondaggio FT/Harris pubblicato dal Financial Times il 61% dei tedeschi ad essere contrario all’impegno finanziario a favore della Grecia e addirittura il 32% degli interpellati vorrebbe la Grecia fuori dalla zona euro.

Incertezza che penalizza oggi l’euro che cede lo 0,445 rispetto al dollaro con cross a quota 1,3527. Moneta unica europea che performa male anche rispetto allo yen (cross a 1,2229 yen), anche se in recupero rispetto ai minimi intraday.

Volgendo lo sguardo all’agenda economica odierna, spicca il dato statunitense sulle vendite di case esistenti a febbraio (ore 15.00). Lo scorso mese, secondo il consensus, dovrebbero essere scese dell’1,1% comp,lici soprattutto le avverse condizioni meteo. Le vendite di case sono un ottimo indicatore della domanda di abitazioni e dello stato di salute del mercato immobiliare e forniscono anche delle informazioni sui consumi e sull’intera economia, poiché solitamente le famiglie decidono di comperare una casa quando si trovano in una solida situazione finanziaria.