Notizie Notizie Italia Apocalisse in Borsa per OVS, l’ad Beraldo dà la colpa al meteo. Ora servirà soccorso delle banche

Apocalisse in Borsa per OVS, l’ad Beraldo dà la colpa al meteo. Ora servirà soccorso delle banche

14 Dicembre 2018 09:58

Annus horribilis per OVS che paga anche il meteo avverso, ossia il caldo anomalo degli scorsi mesi che ha frenato le vendite del gruppo. L’agenzia Bloomberg intitola oggi “Retail Apocalypse Crushes BC Partners’ Clothing Company in Italy” dopo il tracollo del 31% di ieri del titolo OVS a seguito dei conti del terzo trimestre deludenti abbinati a indicazioni negative anche per il finale d’anno.

Da inizio anno il titolo OVS ha visto andare in fumo quasi il 90% della propria capitalizzazione, il calo più grande tra i retail europei con un valore di mercato sceso sotto i 100 milioni di euro.

Anche oggi il titolo è affossato dalle vendite e risulta sospeso al ribasso a 0,6935 euro (-8,51%), sui nuovi minimi storici.

 

La società di abbigliamento che ha BC Partners come maggiore azionista, ha registrato vendite e profitti in calo nel terzo trimestre e ha detto che sta negoziando con il pool di banche la modifica dei termini dei propri prestiti in scadenza nel 2020.

 

OVS ha rimarcato come l’ulteriore peggioramento del mercato, caratterizzato da condizioni meteo estremamente sfavorevoli, perduranti peraltro sino alla seconda metà del mese di novembre, ha severamente penalizzato nel terzo trimestre le vendite dell’azienda e dell’intero comparto.

“Questo è il terzo trimestre più difficile della nostra storia – ha detto ieri l’amministratore delegato di OVS, Stefano Beraldo. “L’intero settore è stato penalizzato dalle condizioni atmosferiche e da altri fattori come il comportamento dei clienti, che sta diventando sempre più difficile da prevedere”, ha aggiunto Beraldo.

 

BC Partners possiede una quota del 17,8% di OVS. Il colosso del private equity ha acquisito la catena di negozi di proprietà di OVS, il Gruppo Coin, nel 2011 per 1,4 miliardi di euro. BC Partners ha venduto parte della partecipazione nell’Ipo del 2015 a 4,10 euro per azione. Le azioni di OVS hanno raggiunto il picco a settembre 2017 a 6,81 euro, poco prima che BC vendesse una nuova quota di azioni sul mercato.

 

Gli analisti vedono nero

I conti del terzo trimestre e le deboli aspettative per quello in corso hanno acuito i timori del mercato e gli analisti vedono le difficoltà di OVS continuare anche nel 2019. Banca Akros ha sospeso il rating sulla società fino a quando non verranno fornite “spiegazioni credibili”.

“La stagione autunno/inverno è stata un disastro a causa del clima caldo e l’azienda ha fatto peggio delle già basse aspettative – rimarca Matteo Brancolini, gestore di BPER Banca – . La tendenza continua nel quarto trimestre e non si intravede la luce in fondo al tunnel”.

 

Gli analisti di Equita, alla luce dei conti decisamente inferiori alle attese, hanno tagliato le stime sull’ebitda 2018 del 21% da 180 a 141 milioni e del 35% quelle sull’utile netto da 86 a 56 milioni. C’è poi il problema debito: che a fine anno si attesterà a 409 milioni, con il rapporto con l’ebitda atteso attorno a 2,9 volte. Il prezzo obiettivo indicato dalla sim milanese è sceso da 5 a 1,5 euro.