Analisi operative Azimut, il rimbalzo in atto permette di guardare con favore..lo short

Azimut, il rimbalzo in atto permette di guardare con favore..lo short

28 Settembre 2012 09:51

Avvio di seduta sopra la parità per Azimut che appare così intenzionata a proseguire il rimbalzo iniziato ieri dopo aver toccato un minimo intraday a 8,69 euro mercoledì 26 settembre. Da detti low ai valori di apertura, il rimbalzo è nell’ordine dei 4,50 punti percentuali. Nonostante la seduta di ieri abbia consentito di archiviare la giornata di Borsa oltre i massimi intraday di mercoledì, registrati a 9,035 euro, la visione rialzista sul titolo non appare ottimale. A far propendere in questa direzione vi sono alcuni aspetti di carattere tecnico. In particolar modo i ribassi del 25 settembre hanno infatti fatto scivolare le quotazioni del titolo sotto i supporti dinamici di medio periodo espressi dalla trendline ascendente tracciata con i minimi del 24 e 26 luglio. La linea di tendenza menzionata ha avuto per diverse settimane un ruolo determinante nell’incanalare al rialzo il titolo e nel sostenere il movimento ascendente intrapreso dai minimi di luglio. A riprova basta vedere il numero di volte cui è stata testata. La violazione rappresenta dunque un primo campanello d’allarme per una possibile inversione, almeno nel breve, dell’uptrend  in atto, se non altro perché i massimi di periodo dello scorso 14 e 17 settembre hanno riportato le quotazioni sui massimi di inizio 2010. Proprio in prossimità dei 9,45 euro vi è un solido livello resistenziale di matrice statica, espressione della serie di top toccati dapprima nel gennaio 2010 e successivamente nel marzo e nell’aprile dello stessop anno. Dopo il quasi +40% messo a segno in poche settimane, valore che se annualizzato sarebbe superiore al 900%, la violazione del livello resistenziale menzionato appare più difficile. In quest’ottica una strategia short, da implementare una volta che il titolo ha portato a termine il test del cambio di stato della trendline ascendente citata in precedenza, non appare del tutto incongrua con lo scenario tecnico. Anche in termini di rischio/rendimento potenziale di questo tipo di operatività. In base agli elementi evidenziati nel corso dell’analisi, chi volesse potrebbe valutare posizionarsi in vendita a 9,27 euro. Con stop che scatterebbe in caso di progressioni oltre i 9,55 euro, il primo target si avrebbe a 8,60 euro e il secondo a 8,35 euro.


Riccardo Designori