Venti di guerra in Ucraina, indicazioni negative per tutti i listini europei

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L’invasione della Crimea da parte delle forze armate russe spaventa i mercati e gli investitori internazionali. Tra i risvolti negativi della tensione tra Kiev e Mosca vi è l’andamento delle principali piazze finanziarie del Vecchio Continente in avvio di settimana. Il FTSE Mib ha generato un segnale di vendita violando al ribasso i supporti statici di area 20.150/20.160 punti. Il livello supportivo in questione rappresentava la parte inferiore del trading range all’interno del quale scambiava il paniere italiano dallo scorso 14 febbraio. La parte superiore era delimitata dalle resistenze statiche di area 20.580 punti. L’indicazione odierna può dunque essere sfruttata per implementare strategie ribassiste in caso di rimbalzi in area 20.135 punti. Sotto i 20.150 punti il FTSE Mib appare ora proiettato per un nuovo test dei supporti statici collocati in prossimità dei 19.800 punti. Indicazioni di debolezza anche per DAX e CAC 40. Il paniere tedesco ha violato al ribasso i supporti statici di area 9.500 punti, completando così suldaily chart una tipica figura dell’analisi tecnica di stampo ribassista quale in doppio massimo in costruzione dal 13 febbraio. In scia al segnale di vendita scattato quest’oggi, il DAX potrebbe spingersi verso i minimi di inizio febbraio in prossimità dei 9.100 punti. Per quel che riguarda il CAC 40 francese, l’indice ha invece generato un triplice segnale di vendita con l’incrocio dall’alto verso il basso dei supporti dinamici di breve espressi sul daily chart dalla media mobile di breve; la violazione dei supporti forniti dalla trendline ascendente tracciata con i minimi crescenti del 4 e 5 febbraio e il ritorno delle quotazioni sotto i supporti statici collocati in prossimità dei 4.350/4.360 punti. Detta soglia supportiva ha rappresentato una solida resistenza statica fino allo scorso 20 febbraio.