Ftse Mib: sorvola area 22.000 punti all’indomani del Bce-day. Prosegue il recupero di Telecom

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Ftse Mib: dopo aver infranto in gap up la resistenza di medio termine importante in area 21.500 punti, ieri grazie all’effetto Bce il Ftse Mib ha superato anche la soglia psicologica dei 22.000 punti, livello che separa l’indice italiano dai massimi dell’anno a 22.357 punti. In tale scenario, la rottura decisa in chiusura della fascia di prezzo tra i 22.000 e 22.357 punti dovrebbe consentire al Ftse Mib di proseguire verso 23.000 e 24.000 punti. Al ribasso, se ci dovesse essere volatilità con un ritorno e chiusura sotto quota 21.500 punti darebbe spazio a ribassi verso 21.000 punti. 

Amplifon: il titolo del colosso degli apparecchi uditivi, dopo aver toccato un nuovo massimo storico a 24,26 euro lo scorso 4 settembre, ha iniziato a perdere vigore fino a ridosso della trend line rialzista di medio periodo descritta dai minimi di dicembre 2018 e maggio 2019. Grazie alla candela long day di ieri Amplifon è riuscito a tornare sopra quota 22 euro. Oltre tale livello, il titolo potrebbe spingersi verso la prossima resistenza di breve a 22,94 euro. Al ribasso, invece, importante sarà la tenuta del supporto dinamico rappresentato dalla trend line rialzista.

Telecom Italia: il titolo della maggior tlc italiana è rimbalzato dopo aver toccato nuovamente il 14 agosto i minimi storici a 0,433 euro. Movimento che ha permesso ai prezzi di tornare sopra i 50 centesimi e portarsi molto vicino a 0,5174 euro, zona di resistenza molto importante. In caso di break, Telecom Italia potrebbe mettere nel mirino area 0,56 euro. Invece, un eventuale cambio di direzione con ritorno sotto i 50 centesim potrebbe causare ricadute verso 0,47 euro.