Ftse Mib: cerca di superare 22.000 punti. Intesa Sanpaolo alla prova dei 2 euro

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Ftse Mib: l’indice italiano è riuscito a superare con volatilità e volumi i 21.483 punti, un livello di resistenza che già nel breve periodo aveva avuto una certa rilevanza arrestando i corsi dal raggiungere i 22.000 punti. Quest’ultima è una resistenza statica molto importante per l’indice italiano che se infranta con forza spalancherebbe ai corsi praterie per tornare sui massimi del 2018 a 24.500 punti. Al ribasso, invece, la rottura della trend rialzista di breve periodo costruita sui minimi del 31 maggio e 27 giugno potrebbe portare il Ftse Mib a testare nuovamente i 21.000 punti.

Generali: dopo aver fallito il break del supporto statico a 15,50 euro, il gruppo assicurativo è rimbalzato fino sopra quota 17 euro recuperando circa il 10%. Da notare su RSI la rottura della ex trend line rialzista costruita sull’oscillatore dopo averla testata più volte. Questo potrebbe essere un segnale positivo per Generali e che potrebbe anticipale l’eventuale superamento della ex trend line rialzista di medio periodo costruita sui minimi di dicembre 2018 e febbraio 2019. In tale scenario, Generali ha tutte le carte in regola per tornare sui massimi dell’anno a 17,38 euro. 

Intesa: dal minimo dell’anno a 1,8 euro, il gruppo bancario è rimbalzato riuscendo a rompere la resistenza statica collocata a 1,88 euro. Il cambio di sentiment era già stato anticipato con il break della trend line ribassista sul RSI. Con la candela long day di ieri ad alta volatilità, Intesa è riuscita a superare 1,88 euro e oggi è tornata a toccare quota 2 euro. Superato tale livello, Intesa dovrà vendersela con la media mobile 200 periodi a 2,06 euro prima di proseguire al rialzo.