Aria di pull back per il FTSE Mib, segnale di vendita per Generali

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La doji lasciata in eredità dalla seduta di ieri e l’apertura odierna appaiono due fattori che indicano una certa voglia di portare a casa i recenti guadagni da parte degli investitori. A sostenere questa ipotesi contribuisce un altro elemento tecnico: l’accelerazione dello scorso 5 marzo oltre le resistenze statiche di area 20.580 punti richiede ancora un classico test del cambio di stato. La correzione che si potrebbe verificare quest’oggi rappresenterebbe in tal senso un movimento proattivo al completamento del pull back tecnico delle vecchie resistenze statiche ora diventate soglia supportiva. Sul fronte azionario si segnala altresì come sia Generali che Eni potrebbero essere oggetto di prese di beneficio da parte degli investitori. Per quel che concerne il titolo del Cane a sei zampe, il rimbalzo intrapreso dai minimi dello scorso 5 febbraio è culminato ieri con il nuovo test delle resistenze statiche di area 17,65 euro, soglia resistenziale che da inizio 2014 ha ostacolato a più riprese le velleità rialziste di Eni. La rottura questa mattina dei minimi intraday di ieri è un elemento che sembra destinato a far riemergere la pressione ribassista dei venditori. La tenuta delle resistenze statiche di area 16,40/16,45 è invece un fattore di debolezza per Generali. Il titolo del Leone di Trieste ieri ha disegnato sul grafico giornaliero una doji, tipica candela di incertezza e di lotta tra compratori e venditori. La violazione dei minimi di ieri è dunque un elemento che strizza l’occhio all’implementazione di nuove strategie short di breve su Generali.