REPORT 4 aprile 2025: analisi e commenti su principali indici, oro ed euro-dollaro

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Le analisi e i commenti del 4 aprile a firma di Enrico Malverti. Sotto la lente: MSCI USA, S&P500 e Nasdaq, Dax e Ftse Mib, Oro ed Euro-Dollaro.
MSCI USA, S&P500 e Nasdaq
Trump ha tenuto duro sulla linea dei dazi e tutti gli indici, dal 2 aprile, sono crollati. Trump ha puntato al deprezzamento del dollaro, al riequilibrio della bilancia commerciale, a riportare la produzione di molti prodotti negli Stati Uniti, ad un taglio di interessi della FED (post crollo dei mercati) e a un rifinanziamento del debito a tassi più vantaggiosi.
Trump probabilmente si siederà successivamente a trattare accordi con l’Europa ed altri Paesi. Fino ad allora, la situazione dei mercati rimarrà molto volatile e difficilmente potremo assistere ad inversioni durature. Questi crolli genereranno molte opportunità e consentiranno di riallineare i prezzi ai fondamentali di mercato.
La discesa già in chiusura di venerdì scorso ha portato l’indice MSCI USA a chiudere sotto al valore di 5323 che comportava la chiusura del ciclo rialzista. Il rischio è di proseguire verso il supporto statico di lungo periodo a 4644.
L’S&P500 ed il Nasdaq hanno iniziato la discesa da massimi annuali con un segnale di ribasso da manuale, un bel key reversal ribassista in ipercomprato, come descritto nel mio libro “Trading system da 0 a 300”.
Era però difficilmente prevedibile due mesi fa che il segnale avrebbe prodotto queste conseguenze. Come si nota dalle immagini, sia il Nasdaq che l’S&P500 hanno rotto la trendline rialzista.
Per l’S&P500 i supporti sono: 5200, 5050 e 5000 punti. Per il Nasdaq il prossimo supporti è a 17200. Vedremo se sui supporti si formeranno pattern uguali ed opposti a quello che si era formato sui massimi storici.
Dax e Ftse Mib
I mercati europei hanno retto meglio alle vendite rispetto agli USA fino all’annuncio dei dazi del 2 aprile.
L’ondata di vendite ha portato pure Dax e Ftse Mib a livelli difficilmente immaginabili, nonostante il pattern di inversione di provata efficacia. Era lecito attendersi una tenuta dei supporti rispettivamente in area 21200 punti per il Dax e 35200 per il Ftsemib. Invece la rottura di livelli così importanti ha portato a fare scattare molti stop profit e all’apertura di posizioni di hedging per gli istituzionali.
Servirà probabilmente tempo per trovare un nuovo punto di equilibrio da cui ripartire.
Il Dax mantiene per ora intatta la trendline di lungo periodo, a differenza di Ftsemib ed indici americani.
Gold
Il nostro modello di Investing è LONG sia in ottica strategica di medio-lungo sia in ottica tattica di breve.
Il ciclo rialzista è partito a novembre 2023, si regge sul livello dinamico in blu e verrebbe messo in crisi solo da una discesa sotto a 2760 confermata in chiusura settimanale che determinerebbe un segnale di interruzione del ciclo. Primo supporto statico per il trend di medio periodo a 2798. Dal 17 maggio abbiamo rafforzato le posizioni rialziste visti i segnali di forza che dovrebbero compensare la svalutazione del dollaro.
Euro-Dollaro
Le previsioni in borsa sono fatte per essere smentite. Verrebbe da pensare questo leggendo le previsioni di gennaio di Goldman Sachs che ipotizzava a marzo un euro a 0,97 contro il dollaro.
Invece siamo a 1,10 e solo la resistenza sui massimi del 2023 potrebbe essere in grado di fermare questo movimento così repentino partito ad inizio 2025. In area 1,125 l’euro dovrebbe esaurire la sua forza.
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