Notizie Notizie Mondo Zew ai nuovi massimi dal 2010, ma emergono timori legati a Cipro e situazione Italia

Zew ai nuovi massimi dal 2010, ma emergono timori legati a Cipro e situazione Italia

19 Marzo 2013 10:37
Nuovo rialzo dell’indice Zew tedesco che conferma le attese di un rafforzamento dell’economia tedesca nei prossimi mesi. Rispetto ai mesi precedenti il ritmo di crescita dell’indice tedesco si è affievolito complici soprattutto i timori scaturiti dall’incertezza politica italiana  e dal varo del piano di salvataggio per Cipro.
A marzo l’indice Zew sulle aspettative economiche si è attestato a 48,5 punti dai 48,2 punti del mese precedente. Le attese del mercato erano ferme a quota 48 punti. Per lo Zew si tratta del nuovo massimo dall’aprile 2010. Relativamente alla situazione economica in Germania, gli esperti continuano a prevedere un rafforzamento dell’economia nei prossimi mesi. La Bundesbank prevede nel trimestre in corso un ritorno alla crescita per la congiuntura tedesca dopo il -0,6% t/t fatto segnare nel quarto trimestre 2012.
Si è registrata invece una flessione per quanto concerne l’indicatore Zew relativo all’area euro (sceso a 33,4 punti dai 42,4 precedenti) che “riflette i downside risk che stanno arrivando ancora una volta dall’area periferica, in particolare da Cipro”, commenta a caldo Vincenzo Longo, market strategist di IG. 

Zew: situazione politica Italia e bailout Cipro aumentano rischio crisi euro
“La situazione politica in Italia e il piano di salvataggio per Cipro hanno aumentato il rischio che la crisi del debito dell’Eurozona peggiori nuovamente”. E’ quanto rimarca la nota di accompagnamento alla diffusione dell’indice Zew di marzo. “Come in precedenza, la crisi del debito dell’Eurozona resta il rischio più grande e questo fatto è stato riportato alla nostra attenzione in queste ultime settimane, ha rimarcato il presidente dell’istituto Zew, Wolfgang Franz.

Buoni riscontri da asta spagnola, rendimenti in calo per titoli a 3 e 9 mesi
Indicazioni positive sono arrivate oggi anche dalla Spagna con il collocamento di titoli di Stato a breve termine per 4 miliardi di euro, al massimo del range previsto che era tra 3 e 4 mld. Nel dettaglio Madrid ha allocato titoli a nove mesi per 2,26 miliardi di euro al rendimento medio dell’1,007%, in calo rispetto all’1,144% dell’asta di titoli con analoga durata tenuta un mese fa. Il bond a 9 mesi a partire dallo scorso mese è andato a sostituire l’emissione mensile di titoli a 18 mesi. Allocati anche titoli a 3 mesi per 1,74 miliardi di euro al rendimento medio dello 0,286%, in diminuzione dallo 0,421% della precedente asta di titoli con analoga durata tenuta il 19 febbraio. Per il titolo trimestrale si tratta del livello di allocazione più basso dall’inizio della crisi dell’eurozona. Per quanto concerne la domanda, il bid-to-cover è stato pari a 3,3 per i titoli a tre mesi (dal 5,8 precedente) e 2,4 volte l’offerta per quelli a 9 mesi (dal precedente 2,3).
In Italia la produzione industriale si rianima a inizio 2013 
Confortanti anche le indicazioni arrivate dall’Italia con la produzione industriale in aumento a gennaio dello 0,8%, maggior rialzo mensile dall’agosto 2011. I dati Istat evidenziano come nella media del trimestre novembre-gennaio l’indice scende dell’1,9% rispetto al trimestre immediatamente precedente. Corretto per gli effetti di calendario, a gennaio la produzione industriale diminuisce in termini tendenziali del 3,6% (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di gennaio 2012).