Notizie Yuan giù dopo taglio tassi Cina, euro rifiata dopo Ifo

Yuan giù dopo taglio tassi Cina, euro rifiata dopo Ifo

24 Novembre 2014 10:57

Avvio di settimana con yuan in deprezzamento rispetto al dollaro Usa in scia alla decisione di venerdì scorso da parte della People Bank of China (PBoC) di tagliare i tassi di interesse. Il cross Usd/Cny si è spinto fino a quota 6,1423 sui massimi dell’ultimo mese e mezzo.  

La PBoC ha proceduto a un taglio di 25 punti base per il tasso sui depositi a un anno (al 2,75%) e di 40 punti base sul tasso sui prestiti a un anno (al 5,6%). Misure che mirano ad abbassare i costi di finanziamento per le società e a stimolare la ripresa economica. “I tagli della PBoC dovrebbero anche ovviare alle strozzature di liquidità della scorsa settimana. Prevediamo un consolidamento sopra 6,1280/6,1348 (media mobile a 50 giorni / base della nuvola giornaliera di Ichimoku) e una correzione al rialzo più marcata”, commenta oggi Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst di Swissquote Europe Ltd. Notizie in arrivo dalla Cina che venerdì hanno favorito anche dollaro australiano, dollaro neozelandese e le valute dei mercati emergenti

Questa mattina sul forex si assiste a una moderata risalita dell’euro dopo la forte discesa di venerdì in scia alle parole di Mario Draghi che hanno alimentato le attese per un quantitative easing da parte della Bce. Oggi l’euro ha provato parziale sponda nell’indice Ifo tedesco di novembre, risultato superiore alle attese di mercato. Il cross euro/dollaro è così risalito poco sopra quota 1,24 81,2403) rispetto ad area 1,2384 a cui viaggiava prima dell’uscita dell’Ifo. A novembre l’indice che misura la fiducia delle imprese tedesche si è attestato a 104,7 punti, in rialzo dai 103,2 punti e meglio delle attese degli analisti che indicavano 103 punti. Si tratta del primo aumento negli ultimi sette mesi. Per Michael Hewson, chief market analyst di CMC Markets UK, il rischio è che le potenzialità di intervento della Bce siano sovrastimate dal mercato considerata la persistente opposizione tedesca a ulteriori allentamenti della politica monetaria.