Notizie Notizie Italia Yoox net-a-porter bene sui conti, il titolo tenta la reazione con il sostegno dei fondamentali

Yoox net-a-porter bene sui conti, il titolo tenta la reazione con il sostegno dei fondamentali

2 Marzo 2017 11:25

Settimana all’insegna della moda alla Borsa di Milano, dove dopo Moncler ha diffuso i conti del semestre anche il colosso dell’e-commerce Yoox net-a-porter. La società guidata da Federico Marchetti nonostante le performance borsistiche poco incoraggianti degli ultimi tempi ha centrato gli obiettivi delineati dal management con risultati più che soddisfacenti sia a livello operativo che di bottom line, numeri che “promettono bene anche per il 2017, dove dovremmo conseguire una crescita dei ricavi netti in linea con il Piano quinquennale ed ottenere un miglioramento del margine a livello di Ebitda adjusted”, sostiene il management.

Nel dettaglio, la società ha chiuso l’esercizio 2016 con ricavi netti per 1,87 miliardi di euro, con una crescita organica del 17,7%, e un Ebitda adjusted di 156 milioni di euro, in aumento del 18% rispetto al 2015. Il risultato netto adjusted si porta a 69 milioni di euro (+16% su base annua), mentre il dato complessivo si attesta a 34 milioni, contro i 53 milioni dell’anno precedente. Sul fronte patrimoniale la società presenta una liquidità netta per 104,7 milioni, in crescita di 42,6 milioni rispetto a fine 2015, riflettendo l’aumento di capitale da 100 milioni sottoscritto da Alabbar Enterprises nell’aprile del 2016.

La crescita a doppia cifra riportata dai vari aggregati economici e l’organicità della stessa ha colpito analisti ed investitori che questa mattina hanno premiato l’azienda con acquisti sulle azioni che stanno portando il titolo sul gradino più alto del FTSE Mib.

Citigroup è il più ottimista e conferma la raccomandazione Buy e il prezzo obiettivo a 37 euro sul titolo. Più cauta JP Morgan che valuta l’azienda a 27 euro per azione, migliorando del 5% le stime sull’Ebit rettificato del 2017. Infine Goldman Sachs che reitera la raccomandazione d’acquisto ma sposta l’asticella del target leggermente più in basso, a 32,5 euro da 34 euro, “per tener conto della fine del contratto con Diesel” spiegano gli esperti della casa d’affari.

Questa mattina il titolo tenta la reazione dopo la parabola ribassista che lo ha portato dai 28,54 euro del 16 gennaio ai 22 euro toccati lo scorso 24 febbraio (-23,8% in poco più di un mese). Con il sostegno dei fondamentali il rimbalzo in Borsa dovrebbe ora essere confermato e portare il titolo in direzione dei 25,50 euro, dove si chiuderebbe il down gap lasciato in eredità dallo scorso 25 gennaio, per poi convergere con il prezzo obiettivo indicato dagli analisti finanziari (fonte Bloomberg) collocato molto ottimisticamente a 31,70 euro.