Lo Yen prova il recupero nonostante Abe
Seduta a due velocità per la divisa nipponica. Dopo essersi portato sopra quota 120 nel cambio con la moneta unica e a 89,63 nell’incrocio con il biglietto verde, massimi rispettivamente dal maggio 2011 e dal giugno ’10, lo yen ha recuperato terreno dopo l’apertura dei listini europei e statunitensi.
La spinta ribassista è ancora una volta attribuibile alle dichiarazioni del primo ministro Giapponese Abe che ha detto di voler siglare un accordo con la Bank of Japan per fissare l’obiettivo di inflazione al 2%, visto che l’attuale livello (1%) “manca di determinazione”. Abe ha poi annunciato che il prossimo governatore della BoJ dovrà “dovrà adottare una politica monetaria più decisa, in linea con il nostro programma”.
Secondo gli ultimi dati diffusi dalla statunitense Commodity Futures Trading Commission nella settimana all’8 gennaio le posizioni nette corte (ribassiste-rialziste) sulla moneta nipponica sono scese da 94,4 a 74 mila contratti.
Gli operatori sono tornati a scommettere al ribasso sull’euro, da +5.100 a -8 mila, mentre le posizioni nette lunghe sulla sterlina sono scese da 37,3 a 25,9 mila. Stabili invece le scommesse rialziste sul dollaro australiano e su quello canadese (80,3 e 64 mila).