Notizie Yen mai così in basso dal 2002, pound guarda al pil

Yen mai così in basso dal 2002, pound guarda al pil

28 Maggio 2015 07:30

Nuovo strappo al ribasso per lo yen. La divisa nipponica si è portata questa mattina ai nuovi minimi a oltre 12 anni contro il biglietto verde con cross usd/jpy salito fino a 124,30, livello che non vedeva dal dicembre del 2002, per poi assestarsi in area 123,7. A muovere il cambio la prospettiva di un disallineamento delle politiche monetarie sulle due sponde del Pacifico, con la Fed che si appresta a al primo rialzo dei tassi dal 2006, mentre la BoJ dovrebbe implementare ancora la propria politica monetaria ultra-espansiva per raggiungere il target di inflazione. dalle dichiarazioni della Yellen di venerdì scorso (“Mi aspetto un rialzo dei tassi quest’anno se l’economia si muoverà come previsto”) lo yen è sceso di oltre il 2%. 

Oggi le vendite al dettaglio giapponesi hanno fatto segnare ad aprile il primo rialzo degli ultimi 4 mesi con un +5% annuo, dato però lievemente inferiore alle attese che erano di +5,4%. Il dato si confronta con l’aprile 2014 quando i consumi furono intaccati dall’aumento dell’aliquota IVA all’8%. Ieri dalle minute della BoJ è emerso un certo disaccordo sul timing per il raggiungimento del target di inflazione al 2% con tre membri del board della BoJ in disaccordo sulla previsione contenuta nell’outlook report che vede l’inflazione tornare al 2% nella prima metà del 2016. “Diversi membri – riportano i verbali – ritengono che la situazione attuale sia caratterizzata da una considerevole dose di incertezza, soprattutto a causa dell’andamento nel medio-lungo termine delle aspettative di inflazione e, sul fronte dei prezzi, c’è il pericolo di un ribasso”. 

Sterlina all’esame Pil 

Tra le altre valute la sterlina si muove in lieve rialzo a 1,537 in attesa della seconda lettura del Pil britannico relativo al primo trimestre che dovrebbe riservare una revisione al rialzo della crescita rispetto al +0,3% su base trimestrale comunicato un mese fa. Una crescita più sostenuta potrebbe consentire alla sterlina di attaccare i massimi annui contro l’euro in area 0,70 già avvicinati la scorsa settimana dopo il progresso oltre le attese delle vendite al dettaglio britanniche.