Yen guida ascesa delle valute rifugio
L’impasse oltreoceano con la risoluzione del nodo shutdown che non appare vicina comporta nuove vendite sul dollaro con denaro indirizzato principalmente vwerso le valute rifugio. Lo yen si è portato sui massimi a 5 settimane sul biglietto verde con cross $/Y sceso fino a 97,22. Il franco svizzero invece si mantiene a ridosso dei massimi a 19 mesi toccati alla vigilia con cross $/chf tornato a cavallo di area 0,90.
La difficile risoluzione della questione shutdown, il blocco parziale delle attività governative scattato il 1 ottobre in virtù del mancato accordo nel Congresso Usa, fa temere al mercato che nelle prossime settimane ci sarà un altro braccio di ferro sull’innalzamento del tetto del debito. Secondo Russ Koesterich, Chief Investment Strategist di BlackRock, un contenzioso sul tetto del debito potrebbe penalizzare i mercati azionari e altre attività rischiose con gli investitori che andrebbero verso i Treasury come rifugio sicuro spingendone i prezzi con rendimenti più bassi.
Intanto sempre oltreoceano si avvicina l’appuntamento con i dati di settembre sul mercato del lavoro, in arrivo venerdì. Il sondaggio Adp, classico antipasto prima delle non farm payrolls, ha rilevato che gli occupati nel settore privato negli Stati Uniti sono saliti di 166mila unità a settembre, a un ritmo più basso rispetto ai +176mila di agosto. Il dato è inferiore alle attese che era di un aumento di 180mila occupati.
Per quanto riguarda l’euro, la divisa comune nell’ultima ora si è portato sui nuovi massimi da febbraio rispetto al dollaro a ridosso di quota 1,36. L’accelerazione è coincisa con le parole di Mario Draghi a seguito della decisione della Bce di lasciare i tassi invariati. Il numero uno dell’Eurotower ha rimarcato che la ripresa è fragile, debole e non bilanciata con disoccupazione stabilizzata a livelli alti. Confermata la disponibilità a utilizzare tutti gli strumenti necessari, compreso un nuovo Ltro.