Weidmann guarda già al dopo-Draghi, rialzo tassi nel 2019 “non sarebbe ingiustificato”

Jens Weidmann, presidente della Bundesbank, negli ultimi periodi si è espresso numerose volte circa le politiche monetarie condotte dal collega Mario Draghi, numero uno della Banca Centrale Europea. In un'intervista rilasciata poco fa alla Bloomberg TV, il capo della banca centrale tedesca ha dichiarato che "le aspettative di un rialzo dei tasse di interesse della BCE nel 2019 non sono totalmente ingiustificate".
Per Weidmann i rischi al ribasso dell'economia del Vecchio Continente si starebbero "riducendo progressivamente", dinamica che potrebbe consentire un maggior raggio d'azione alle politiche monetarie future. Il 2019 non è una data casuale, corrisponde infatti alla fine del mandato dell'attuale presidente Mario Draghi.
Si sa che i tedeschi non hanno mai amato le politiche di accomodamento monetario dell'Eurotower portate avanti fino ad ora, e non amano avere un valore dell'euro troppo basso. In questo quadro la data del 2019 assume un valore simbolico cruciale, con Weidmann che senza nasconderlo potrebbe essere uno dei possibili candidati alla poltrona di Francoforte.
Per Weidmann i rischi al ribasso dell'economia del Vecchio Continente si starebbero "riducendo progressivamente", dinamica che potrebbe consentire un maggior raggio d'azione alle politiche monetarie future. Il 2019 non è una data casuale, corrisponde infatti alla fine del mandato dell'attuale presidente Mario Draghi.
Si sa che i tedeschi non hanno mai amato le politiche di accomodamento monetario dell'Eurotower portate avanti fino ad ora, e non amano avere un valore dell'euro troppo basso. In questo quadro la data del 2019 assume un valore simbolico cruciale, con Weidmann che senza nasconderlo potrebbe essere uno dei possibili candidati alla poltrona di Francoforte.