Wall Street, si mette male: Nasdaq -21% ytd. Big Tech Amazon Apple & Co perdono più di $2 trilioni
Aprile da incubo per Wall Street, capitolata sotto il peso delle notizie relative al conflitto tra la Russia e l’Ucraina, dei timori per l’accelerazione dell’inflazione negli Usa (e nel mondo) e, strettamente collegata alla paura precedente, dal rischio che i rialzi sui tassi che la Fed di Jerome Powell intende lanciare affossino l’economia americana, provocando un hard landing.
Un mix perfetto di preoccupazioni, insomma, che ha portato l’indice Dow Jones a scendere nel mese del 4,9%, e lo S&P 500 ad affondare dell’8,8%.
Entrambi gli indici hanno riportato il mese peggiore dal marzo del 2020, quando in tutto il mondo è risuonato l’allarme sulla pandemia Covid-19.
Il Nasdaq ha fatto anche peggio, sprofondando del 13,26% ad aprile, concludendo il mese peggiore dall’ottobre del 2008.
I sell di aprile hanno portato gli indici azionari Usa ad accelerare le perdite sofferte dall’inizio del 2022. Di seguito, il trend dei settori quotati sullo S&P 500.
Il bilancio del 2022 è il seguente: dopo aver chiuso la sessione di venerdì scorso con un tonfo di 939 punti (-2,8%), il Dow Jones Industrial Average, a quota 32.977,21, è in flessione del 9,2% dall’inizio dell’ anno. L’indice S&P 500 ha perso il 13,3% mentre il Nasdaq ha portato i ribassi del 2022 a -21,2%.
Occhio in particolare, oltre ai nomi più noti, a Teladoc Health il cui titolo, la scorsa settimana, è capitolato del 42%, crollando in particolare del 40% lo scorso 28 aprile, quando la società ha ridotto in modo significativo l’outlook sulle vendite e sugli utili.
L’ultima sessione di aprile ha confermato la forte fase di sell off che ha colpito la borsa Usa: lo S&P 500 è sceso del 3,63% lo scorso venerdì, riportando la seduta peggiore dal giugno del 2020 e concludendo la sua quarta settimana consecutiva in territorio negativo, per la prima volta dal settembre del 2020.
Nasdaq: FAANG + MSFT -$2 trilioni nel 2022
Quarta settimana consecutiva in rosso anche per il Nasdaq, crollato venerdì scorso del 4,2%.
E’ proprio il Nasdaq l’osservato speciale degli investitori globali, viste le vendite che si sono accanite contro i titoli tecnologici, in particolare contro i FAANG, ovvero Facebook, (holding Meta Platforms), Apple, Amazon.com, Netflix e la holding di Google Alphabet.
Insieme a Microsoft, il club dei cinque ha visto la capitalizzazione di mercato crollare di un valore di $1,404 trilioni, nel mese di aprile, stando a quanto riportato da un articolo di Marketwatch.
Ma le vendite avevano colpito i FAANG+Microsoft già nei mesi precedenti, tanto che il bilancio da inizio anno è di una perdita di valore di mercato pari a -2,214 trilioni.
Venerdì scorso vittima illustre è stata sicuramente Amazon, che in borsa è scivolata di oltre -14% dopo ver dirmato una trimestrale e fornito un outlook che hanno gelato gli investitori.
Curiosità:gli smobilizzi hanno detratto dalla ricchezza del fondatore di Amazon Jeff Bezos, a scendere di $20,5 miliardi nell’arco di appena 24 ore.
Non c’è da preoccuparsi, tuttavia, visto che Bezos è il secondo uomo più ricco del mondo, con un patrimonio netto stimato a 148 miliardi di dollari in data 30 aprile, stando a quanto emerge dal Bloomberg Billionaire Index. Il gap con il l’uomo più ricco del mondo, Elon Musk di Tesla, si è allargato comunque e di conseguenza a oltre $100 miliardi.