News Breaking news Wall Street: Nasdaq e S&P 500 ripartono da record post Powell (Fed). Futures Usa contrastati in attesa del grande market mover

Wall Street: Nasdaq e S&P 500 ripartono da record post Powell (Fed). Futures Usa contrastati in attesa del grande market mover

8 Marzo 2024 07:11

A Wall Street i futures sui principali indici azionari Usa sono contrastati, dopo la sessione positiva della vigilia, dovuta alle dichiarazioni che il presidente della Fed Jerome Powell ha rilasciato nel corso dell’audizione alla Commissione bancaria del Senato Usa.

Nel secondo giorno di intervento al Congresso, Powell ha detto che la Fed “non è lontana” da quel momento in cui taglierà i tassi, sempre che l’inflazione Usa avalli la grande svolta.

“Stiamo aspettando di diventare più fiduciosi nel fatto che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile al ritmo del 2%. Quando avremo quella fiducia, e non siamo lontani da quel momento, sarà appropriato iniziare a ritirarci dal livello restrittivo (dei tassi)”. Così Powell, in risposta a una domanda che gli è stata posta sui tassi di interesse e sull’inflazione Usa, nel corso dell’audizione al Senato.

I buy scattati a Wall Street hanno portato così gli indici S&P 500 e Nasdaq a balzare durante la seduta ai massimi intraday, con lo S&P 500 che ha terminato poi la sessione a un nuovo valore record di chiusura.

L’indice è salito dell’1,3% a 5.157,36 punti, mentre il Nasdaq Composite ha chiuso la giornata di contrattazioni segnando un progresso dell’1,51% a 16.273,38 punti. Il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato lo 0,34%.

Alle 7.05, i futures sul Dow Jones sono in calo dello 0,05%, mentre i futures sullo S&P 500 avanzano dello 0,5%. I futures sul Nasdaq arretrano dello 0,12%.

Grande attesa per il market mover di oggi, che sarà reso noto alle 14.30 ora italiana: si tratta del report occupazionale Usa relativo al mese di febbraio.

Gli economisti intervistati da Dow Jones prevedono una crescita di 198.000 nuovi posti di lavoro e un tasso di disoccupazione pari al 3,7%, a conferma dell’indebolimento del mercato del lavoro Usa, ma anche della sua resilienza.