News Indici e quotazioni Wall Street incerta, tra annuncio Gilead su farmaco anti-COVID e balzo contagi in Usa

Wall Street incerta, tra annuncio Gilead su farmaco anti-COVID e balzo contagi in Usa

Pubblicato 10 Luglio 2020 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:22
Wall Street incerta: all'inizio della giornata di contrattazioni prevale la cautela, con il Dow Jones che perde -60 punti circa (-0,23%), a 25.646 punti. Lo S&P 500 arretra dello 0,24% a 3.144, mentre il Nasdaq scende di mezzo punto percentuale, a 10.495 punti. Su base settimanale, gli indici hanno riportato un trend contrastato, con il Dow Jones in calo dello 0,5%, lo S&P 500 in rialzo invece dello 0,7% nello stesso arco temporale e il Nasdaq positivo per la sua terza settimana delle ultime quattro.

Gilead ha comunicato oggi uno studio da cui emerge che il suo farmaco antivirale remdesivir ha ridotto il rischio di mortalità in pazienti malati di COVID-19 del 62% rispetto alle cure standard contro il coronavirus. I risultati, ha precisato Gilead, saranno presentati in occasione della Conferenza virtuale sul Covid "Virtual Covid-19 Conference", in occasione della 23esima conferenza internazionale sull'AIDS, che si è aperta a San Francisco e Oakland, California domenica 5 luglio e che terminerà oggi, venerdì 10 luglio.

In premercato, i futures sono saliti accogliendo positivamente la notizia. La paura per il balzo dei nuovi casi di COVID in Usa fa rimanere tuttavia gli investitori in uno stato di allerta.

D'altronde l'OMS -Organizzazione mondiale della Sanità – WHO in inglese – ha avvertito che la diffusione del virus, che ha già infettato più di 12 milioni di persone a livello globale, sta 'peggiorando' nella maggior parte del mondo.

Un'analisi della Cnbc ha rilevato inoltre, sulla base della media mobile degli ultimi sette giorni – che in 40 stati americani i casi di COVID-19 stanno aumentando, e che in 25 stati, soltanto nella giornata di mercoledì, il numero di pazienti ricoverati per infezione da coronavirus è salito del 5%, se non oltre.

Deludenti le notizie che arrivano dal fronte macroeconomico, che hanno visto protagonista l'indice dei prezzi alla produzione degli Stati Uniti. Il dato ha segnato a giugno un ribasso dello 0,2%, facendo peggio del +0,4% atteso dal consensus.

Il trend conferma il calo della domanda nel settore retail e in diversi altri comparti, a causa delle conseguenze economiche del coronavirus.