Wall Street in rally, con caduta PIL si scommette in Fed più docile. Conti record di Apple e Amazon spingono futures Nasdaq

Si conferma l’intonazione positiva di Wall Street, salita ieri per il secondo giorno consecutivo sulla scia della speculazione che la Federal Reserve potrebbe essere meno aggressiva con i rialzi dei tassi di interesse alla luce della frenata dell’economia, con il PIL USA del 2° trimestre che ieri a sorpresa ha segnato una nuova contrazione (-0,9% annualizzato). “Sebbene questa sia una recessione tecnica, la Fed ha ragione nel dire che non siamo ancora in una ‘reale’ recessione poiché la disoccupazione è ancora in calo ei consumatori stanno ancora spendendo, ma sembra essere solo una questione di tempo”, spiegano gli economisti di Ing che vedono la possibilità di un rimbalzo decente del PIL del 3° trimestre dell’ordine del 2%. “Per ora l’obiettivo è l’inflazione e la Federal Reserve ha chiarito che è pronta a sacrificare la crescita per riportare l’inflazione all’obiettivo – rimarca sempre Ing – . Ma avendo ritardato troppo a lungo l’inasprimento, stanno recuperando terreno e potrebbero finire per dover invertire la rotta l’anno prossimo. Storicamente il divario tra l’ultimo aumento e il primo taglio dei tassi è di sei mesi. Potrebbe accadere anche più rapidamente questa volta”.

Il rendimento dei Treasury a 10 anni è scivolato ai minimi da metà aprile in area 2,65% dopo il dato sul PIL.

Dopo la chiusura sono arrivati i solidi risultati di Apple e Amazon che stanno dando fiato ai futures (+0,6% quello sull’S&P 500 e +1,3% quello sul Nasdaq 100).

Amazon è balzata di oltre il 13% nell’after-hours. Il gigante dell’e-commerce ha registrato ricavi di $ 121,2 miliardi, in crescita del 7% rispetto a un anno fa e superiori rispetto ai 119 miliardi del consensus. Amazon ha anche fornito una previsione di entrate per una crescita fino al 17% nel trimestre in corso.

Apple invece ha registrato un record di ricavi a 83 mld di dollari nel trimestre chiuso, in aumento del 2% su base annua.