Volkswagen a muso duro contro Marchionne: deve dimettersi da presidente di Acea
Volkswagen risponde duramente a Sergio Marchionne, chiedendo le dimissioni dell’Ad di Fiat da presidente dell’Acea, l’Associazione che raggruppa le case automobilistiche europee. Ieri Marchionne, nel corso di un colloquio con l’Herald Tribune, aveva definito la politica dei prezzi di Volkswagen “un bagno di sangue”. Questa mattina è arrivata la risposta del responsabile della comunicazione di Wolfsburg, Stephan Gruesham, che ha definito il numero uno del Lingotto insopportabile, chiedendone di conseguenza le sue dimissioni da presidente dell’Acea. Da Torino per ora non è arrivato nessun commento ufficiale.
La dura presa di posizione di Volkswagen arriva all’indomani delle parole di Marchionne e dei risultati record del primo semestre, con gli utili volati del 36% a 8,8 miliardi di euro, trainati da Cina e Stati Uniti. Un vero e proprio colosso da circa 40 nuovi modelli all’anno, che viaggia in controtendenza rispetto ai principali competitor europei.
Ieri sera un report di Mediobanca ha sposato la tesi ribadita più volte da Sergio Marchionne. Gli analisti di piazzetta Cuccia hanno infatti definito un nonsense la strategia di investire in nuovi modelli in un momento in cui il mercato europeo delle quattro ruote mostra una preoccupante flessione.