Notizie Trading e Mercati Volatilità mercati continuerà, ma il peggio appare alle spalle. Occhio a spread performance Value vs Growth

Volatilità mercati continuerà, ma il peggio appare alle spalle. Occhio a spread performance Value vs Growth

1 Febbraio 2022 14:33

Gennaio decisamente negativo per i mercati azionari e questo a causa di timori di un’uscita troppo rapida dalle politiche monetarie accomodanti da parte delle banche centrali e per crescenti tensioni sul fronte geopolitico fra Russia e Ucraina (con rischio di sanzioni che potrebbero impattare aziende esposte al Paese e con ulteriori rialzi di alcune materie prime).

La Federal Reserve, come ricorda Equita, non ha cambiato linea nell’ultima riunione e ha tracciato un percorso di politica monetaria meno accomodante, non escludendo un filotto di rialzi dei tassi da marzo in avanti. Il rendimento del decennale USA è cresciuto di +31bps all’1,81% dopo che sono aumentate le aspettative di aumento dei tassi previsti per il 2022 (5 rialzi attesi adesso dalla FED rispetto ai 3 di inizio mese e nessun rialzo atteso a inizio ottobre), mentre il Bund tedesco è tornato ad avere rendimenti positivi per la prima volta da maggio 2019. Durante il mese sono invece calate le aspettative d’inflazione e questo ha comportato un aumento dei tassi reali di circa 45punti base.

Durante il mese è proseguito inoltre il recupero dei titoli Value (ETF iShares Value -3%) rispetto ai Growth (-11%).

La view di Equita sui mercati

I mercati a loro volta stanno cercando di adattarsi al cambio di paradigma delle banche centrali, e questo potrebbe mantenere alta la volatilità nelle prossime settimane. È un processo che richiederà ancora un po’ di tempo, ma gli analisti della Sim milanese vedono un contesto macroeconomico e di conseguenza degli utili societari ancora solido. Inoltre, nei precedenti cicli di rialzo dei tassi d’interesse dagli anni `50 ad oggi, i mercati, in quasi tutti i casi, hanno registrato delle performance positive dopo una prima fase di correzione.

La vera domanda da porsi è quanto durerà l’attuale ciclo economico espansivo, che nello scenario base non si  esaurirà nel 2022 e che sarà quindi in grado di compensare la contrazione dei multipli per effetto di tassi più alti. “Confermiamo la nostra visione positiva sui mercati, mantenendo un peso dell’investito nel portafoglio raccomandato al 96,5% (vs. peso neutro del 90%), invariata rispetto all`ultimo aggiornamento” concludono gli analisti.