Notizie ETF Ridurre la volatilità con gli ETF. Le nuove proposte di Ossiam

Ridurre la volatilità con gli ETF. Le nuove proposte di Ossiam

Pubblicato 6 Luglio 2011 Aggiornato 26 Settembre 2022 08:39

L’ausilio di metodologie quantitative per offrire agli investitori soluzioni innovative che vanno oltre la replica dei tradizionali indici a capitalizzazione di mercato. Ossiam, il nuovo emittente transalpino che fa capo a Natixis, ha fatto il suo debutto sul mercato degli ETF prima in Germania e subito dopo in Italia. E’ avvenuta il primo di luglio la quotazione sull’ETFPlus di Borsa Italiana dei primi ETF Ossiam basati su due strategie di investimento innovative per l’Italia e per l’Europa. Si tratta degli ETF Ossiam Minimum Variance che offrono un’esposizione ad un portafoglio diversificato dove i titoli sono selezionati e ponderati con un’ottica di mitigare il rischio. Gli universi di investimento di questi ETF sono, rispettivamente, l’indice S&P500 e l’indice STOXX Europe 600. Poi vi sono invece i due ETF Ossiam Equal Weight che si basano su indici della zona Euro e della zona europea allargata e attribuiscono lo stesso peso ad ogni componente dell’indice al fine di evitare effetti di concentrazione e sovraponderazioni di titoli dalla capitalizzazione più importante. “Con questi ETF – ha rimarcato Isabelle Bourcier, responsabile globale dello sviluppo di Ossiam, nel corso della presentazione tenutasi settimana scorsa in Borsa Italiana – offriamo agli investitori un’esposizione a strategie di investimento dai profili di rischio/rendimento complementari e facili da integrare in un’allocazione di portafoglio globale”.
Tutti e quattro gli ETF prevedono la capitalizzazione dei dividendi. Il metodo di replica utilizzato è quello della replica sintetica. Le possibili controparti dello swap saranno Natixis, BNP Paribas e Morgan Stanley.  L’emittente transalpino, in prospettiva, intende sviluppare anche fondi passivi a replica fisica. “La scelta della tecnica di replica verrà fatta di volta in volta in base a quella che si mostrerà più adatta in funzione dei prodotti lanciati”, ha sottolineato Alexandre Vecchio, responsabile dello sviluppo per l’Italia di Ossiam.
Minimum Variance per minimizzare la volatilità complessiva del portafoglio
L’intento di questi ETF è quello di offrire un’alternativa rispetto ai  tradizionali benchmark attraverso l’uso di metodologie quantitative, in particolare per gli indici Minimum Variance si va alla ricerca di una minimizzazione del rischio andando a selezionare i titoli che presentano minore volatilità. L’Ossiam ETF iStoxx Europe Minimum Variance NR e l’Ossiam ETF Us Minimum Variance NR, entrambi con TER (Total Expence Ratio) dello 0,65%), hanno come obiettivo quello di replicare indici concepiti per ottenere un portafoglio ottimizzato, che si compone da una selezione di azioni le cui volatilità sono tra le minori dell’universo di investimento e con delle correlazioni storiche tra titoli abbastanza basse da consentire una riduzione del rischio. Il primo ha come sottostante l’indice iSTOXX Europe Minimum Variance index Net Return che calcolare la performance di una selezione di titoli, compresi nell’indice Stoxx Europe 600, che sono tra i più liquidi e che vengono ponderati al fine di minimizzare la volatilità del portafoglio complessivo. L’indice è calcolato e pubblicato in tempo reale e a fine giornata da STOXX Ltd.
Il secondo ETF va a replicare invece l’andamento dell’indice Ossiam US Minimum Variance Index Net Return che calcola la performance di una selezioni di titoli, compresi nell’indice S&P 500, anch’essi tra i più liquidi e ponderati al fine di minimizzare la volatilità del portafoglio complessivo. L’indice Ossiam US Minimum Variance è calcolato e pubblicato in tempo reale e a fine giornata da Standard & Poor’s.
I back test effettuati da Ossiam con orizzonte temporale di oltre 9 anni (da inizio 2002 fino al 31/5/2011) hanno una volatilità almeno del 30% inferiore a quella dei propri benchmark , riducono significativamente i drawdowns e, inoltre, presentano una performance annualizzata migliore rispetto ai tradizionali benckmark (+7,63% l’indice iStoxx Europe Minimum Variance rispetto al +2,16% dello Stoxx Europe 600, con volatilità del 12,51% per il primo e del 20,85% per il secondo).
Equal Weight: ogni titolo ha lo stesso peso per favorire una maggiore diversificazione L’altra coppia di replicanti è composta dall’Ossiam ETF Euro Stoxx 50 Equal Weight (TER 0,30%) e dall’Ossiam ETF Stoxx Europe 600 Equal Weight (Ter 0,35%). In questo caso viene offerta agli investitori una diversificazione maggiore ai mercati azionari europei eliminando la sovraponderazione di un limitato gruppo di titoli nei loro universi di investimento rispettivi. “Gli indici equi-ponderati – sottolinea Isabelle Bourcier – offrono una soluzione semplice per costruire portafogli con maggiore diversificazione, evitando la concentrazione e le tendenze trend follower degli indici ponderati per capitalizzazione”.
Per esempio, nell’indice Stoxx Europe 600, le 50 azioni più importanti rappresentano circa 49% dell’indice per capitalizzazione e solo circa 9% dell’indice equal weight. Pertanto nell’ETF che ha come sottostante l’indice Stoxx Europe 600 Equal Weight Index Net Return ciascuna componente dell’indice lo stesso peso di 0,1667% ad ogni data di revisione fissata alla fine di ciascun trimestre (terzo venerdì di marzo, giugno, settembre e dicembre). Stesso discorso per l’ETF con sottostante l’indice Euro Stoxx 50 Equal Weight Index Net Return con a ciascuna componente dell’indice equal weight che viene assegnato un peso di 2% ad ogni data di revisione fissata alla fine di ciascun trimestre.