Visco: l’Italia non abbassi la guardia. E sul caso MPS: Monti Bond prestito, non salvataggio
investitori continua, giustamente, a concentrarsi sulla nostra capacità di
preservare l’equilibrio dei conti pubblici e di perseguire, con determinazione,
l’innalzamento del potenziale di sviluppo. Il riemergere periodico di tensioni
ci ricorda la fragilità della situazione”. Lo ha detto il Governatore della
Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel corso della sua presentazione
all’AssiomForex in svolgimento a Bergamo. “Per questo – ha spiegato – saranno
determinanti la qualità delle politiche economiche nazionali, il completamento
della riforma della governante economica europea verso una piena unione
monetaria, bancaria, di bilancia, e in prospettiva, politica”.
Sul capitolo Monte dei Paschi, Visco ha chiarito come le gravi vicende che nelle ultime
settimane hanno interessato l’istituto non cambino le valutazioni di Bankitalia sulle condizioni complessive del sistema bancario italiano.
“All’origine delle difficoltà del gruppo MPS vi sono un’ambiziosa operazione di
acquisizione effettuata alla vigilia dello scoppio della crisi, sulle cui
modalità sono in corso approfondimenti importanti e doverosi, e una gestione
dei rischi finanziari non adeguata”.
Il numero uno di Palazzo Koch ha ricordato che “anche includendo gli ulteriori interventi già decisi per
MPS, il sostegno pubblico alle banche italiane rimane molto contenuto nel
confronto internazionale. Le ricapitalizzazioni pubbliche in Italia ammontano
allo 0,3% del Pil, in base all’ultima indagine della Commissione europea, a
giugno del 2012 erano pari all’1,8% in Germania, al 2 in Spagna, al 4,3 in
Belgio e a oltre il 40 in Irlanda”.
A differenza di quanto avvenuto in molti casi all’estero, il
sostegno fornito a MPS, come quello dato negli anni scorsi ad altre banche
italiane di dimensioni minori, non è il salvataggio di una banca in crisi. Si
tratta di un prestito, computabile nel patrimonio di vigilanza, concesso allo
Stato a un costo particolarmente elevato e crescente nel tempo.
Il rafforzamento patrimoniale delle banche italiane deve
comunque continuare. “La situazione patrimoniale degli istituti minori – ha detto Visco – è nel
complesso adeguata, ma alcuni gruppi di grandi e medie dimensioni devono ancora
proseguire nel percorso di ampliamento dei mezzi propri”.