Violente vendite sulle banche UE con Unicredit a -10%, aumento spese militari scalda Leonardo (+15%)
Le forti vendite sul settore bancario, danneggiato dalle sanzioni SWIFT, appesantiscono oggi le Borse europee in uno scenario di escalation ulteriore delle tensioni internazionali legate all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Sotto la lente dei mercati l’imposizione di sanzioni più dure contro la Russia di Vladimir Putin imposte dall’Occidente come risposta all’invasione dell’Ucraina. Ieri l’Unione Europea, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e e altre nazioni occidentali hanno concordato di tagliare fuori dal sistema di pagamenti internazionali SWIFT alcune banche russe e imporre restrizioni alla Banca centrale russa. “In ogni caso l’esclusione dallo SWIFT porterà inevitabilmente a mancati pagamenti e al blocco di parte del flusso di beni, servizi e materie prime, con un’inflazione che, verosimilmente, sarà più elevata e più a lungo di quanto atteso“, asseriscono gli esperti di MPS Capital Services.
A Milano il Ftse Mib, reduce dalla peggior settimana delle ultime 13, segna -2,9% circa alle 10:30 resistendo poco sopra i 25mila punti. “L’incremento delle tensioni, dopo che Putin ha ordinato l’allerta del sistema nucleare di deterrenza, tengono i mercati sul filo del rasoio. Verosimilmente assisteremo a un’altra settimana caratterizzata da volatilità e repentini cambi di direzione a seguito delle news, in cui sarà necessaria particolare prudenza e una rigorosa gestione del rischio”, avverte Pietro Di Lorenzo, fondatore di SOSTrader.
Tutte le attenzioni sono rivolte ai prossimi sviluppi dopo l’escalation di tensioni del weekend. “Gli sviluppi del fine settimana hanno fatto vacillare il sentiment, ma con i negoziatori ucraini e russi previsti oggi, c’è almeno qualche speranza che questo conflitto possa essere fermato. Tuttavia, la situazione rischia di rimanere tesa, come indicato dall’imposizione di sanzioni e dalla chiusura dello spazio aereo europeo ai voli russi, mentre la decisione di Putin di mettere in allerta le forze nucleari russe aggiunge una dimensione in più”, argomentano questa mattina gli esperti di IG.
Allerta con stop Swift per banche Russia, Unicredit a oltre -10%
Affondano i bancari capitanati da UniCredit, tra le banche Ue più esposte in Russia, arrivata a cedere il 10% oggi a Piazza Affari. Male anche Intesa Sanpaolo che lascia sul parterre circa il 6 per cento. Si guarda agli effetti dell’estromissione di alcune banche russe dal sistema SWIFT (oggi verrà diffusa la lista degli istituti esclusi). Intanto la Bce ha valutato che Sberbank Europe AG e le sue due controllate in Croazia e Slovenia sono in dissesto o rischiano di fallire a causa del deterioramento della loro situazione di liquidità. Sberbank Europe AG ha sede in Austria ed è controllata dalla russa Sberbank, il cui azionista di maggioranza è la Federazione Russa (50% più un’azione con diritto di voto). Sberbank Europe AG è una delle sette banche austriache vigilate direttamente dalla BCE. A fine 2021, la banca aveva un patrimonio di 13,6 miliardi di euro.
Escalation militare spinge acquisti su Leonardo
Tra i titoli in controtendenza spicca il rally di Leonardo (+15% a ridosso dei 14 euro) dopo che la Germania ha annunciato un aumento significativo della spesa militare in risposta alla situazione Ucraina-Germania. La Germania investirà 100 mld di euro nella difesa e porterà al 2% le spese militari sul Pil ogni anno, da 1,5%. L’incremento vale 20 mld in più all’anno. Leonardo è presente in Germania nell’elettronica per la difesa attraverso il 25% di Hensoldt. “Dopo il rimbalzo del 21% dell’ultima settimana, ai prezzi attuali la partecipazione rappresenta il 10% della market cap, (pari a meno di 400 milioni contro i 600 milioni dell`entry price)”, sottolinea Equita SIM.