Video intervista: Prodi, negli stress test le banche italiane penalizzate
“L’impressione è che negli stress test l’arbitro abbia fischiato in modo strano e d’altra parte, quando uno è l’ultimo della classe, lo mettono nell’ultimo banco, sente meno le lezioni e impara poco. A parte gli scherzi, credo che l’Italia sia stata trattata male”. È quanto dichiarato dall’ex presidente del consiglio Romano Prodi sugli stress test condotti dalla Bce sui principali istituti di credito europei a margine dell’evento organizzato da Arca Sgr in occasione del trentennale della società di gestione milanese che si è tenuto nei giorni scorsi a Milano.
“Nelle ipotesi si è tenuto conto di uno scenario italiano disastroso, al limite del collasso, – ha proseguito Prodi e non è che si possano fare gli stress test con l’ipotesi peggiore in mano”.”In secondo luogo – ha aggiunto il Prodi – c’è stata questa sistemica valutazione negativa dei prestiti della clientela e della massa creditizia di fronte al possesso di titoli anche di dubbia qualità. Poi come terzo fattore la data: gli esami si riferivano alla fine dello scorso anno ma molte banche si sono aggiustate nel corso del 2014″.
“Globalmente – conclude Prodi – il sistema non ne esce male, ci sono solo due banche italiane in difficoltà e poi sarei curioso di sapere come sarebbero state giudicate le Landesbank tedesche che non erano incluse negli esami”.