Mps: nuovo crollo a Piazza Affari, titolo scivola ai minimi storici
Mps ancora in balia delle vendite a Piazza Affari. La banca senese risente ancora della bocciatura agli stress test della Bce e dell’incertezza sulle misure da adottare per colmare il gap di capitale di 2,1 miliardi di euro. A rincarare la dose ci ha pensato il presidente dell’Autorità bancaria europea (Eba), Andrea Enria, che da un convegno a Berlino ha dichiarato che “le banche non devono sentirsi troppo sicure dopo gli stress test. La storia non è finita, anche per quelle che li hanno passati”.
A Piazza Affari per il Monte è un altro bagno di sangue: il titolo, più volte congelato con ribassi teorici intorno ai 15 punti percentuali, è sprofondato ai nuovi minimi storici toccati a 0,6005 euro. Entro il 10 novembre la banca senese dovrà presentare un piano contenente le misure per colmare l’ammanco patrimoniale. Una corsa contro il tempo per una banca che nella prima parte dell’anno ha portato a termine un maxi aumento di capitale da 5 miliardi di euro.
Il mix di interventi per evitare un’altra ricapitalizzazione spazierebbe dall’emissione di un bond convertibile, alle cessioni di asset e alle ipotesi sui Monti Bond ancora in pancia. Secondo Il Messaggero un’opzione allo studio per compensare il gap sarebbe la cessione dei Monti Bond. “L’operazione sarebbe propedeutica alla conversione in azioni dell’emissione in modo da consentire la computabilità ai fini dello stress test ed evitare che il Governo diventi azionista della banca”, è il commento odierno degli analisti di Equita.
La sim calcola che, ai prezzi di mercato, la conversione integrale del prestito statale avverrebbe a 0,50 euro per azione. “Gli acquirenti controllerebbero il 28% del capitale restando quindi sotto la soglia di Opa”, spiega il broker.