Notizie Notizie Italia Verso nuova stangata su Imu e Tasi, Comuni pronti ad alzare aliquote 2015

Verso nuova stangata su Imu e Tasi, Comuni pronti ad alzare aliquote 2015

27 Aprile 2015 08:24
Manca ancora oltre un mese alla scadenza per il pagamento della prima rata di Tasi e Imu, ma i Comuni sono già in azione per decidere le aliquote da applicare per il 2015 e il rischio concreto è di una nuova stangata per gli italiani. La CGIA segnala l’emergere di una chiara tendenza dei comuni di aumentare il peso fiscale dell’Imu e della Tasi.

Comuni pronti a rivedere al rialzo le aliquote 
Sono poco più di una dozzina le amministrazioni comunali capoluogo di provincia che hanno deliberato le aliquote/detrazioni dell’Imu e della Tasi per il 2015, di questi oltre la metà hanno deciso di aumentare il peso delle tasse sugli immobili. Si tratta di  Arezzo,  Bologna, Livorno, Modena, Potenza, Rimini e Treviso.

“Spesso si tratta di ritocchi che interessano un numero di contribuenti relativamente modesto: tuttavia, il trend è orientato verso un appesantimento del carico fiscale sugli immobili”, rimarca la Cgia. I primi cittadini di Aosta, di Carbonia, di Pesaro e di Rovigo, invece, hanno confermato la stessa situazione  del 2014. Gli unici Comuni che invece hanno disposto di alleggerire  il carico fiscale sui propri concittadini sono stati quelli di Enna e di Mantova.  
I comuni avranno tempo fino al 31 maggio per approvare il bilancio di previsione 2015 e quindi il numero delle delibere relative alle aliquote Imu e Tasi da applicare nel 2015 è destinato ad aumentare. “A fronte di 1,5 miliardi di euro di mancati trasferimenti previsti per quest’anno – rimarca Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA –  per assicurare i medesimi livelli dei servizi ai propri concittadini, la maggioranza dei Sindaci sottoposti a questa analisi ha deciso di ritoccare all’insù le aliquote o di ridurre le detrazioni dell’Imu e/o della Tasi. E a rendere ancor più delicata la situazione segnalo che nel 2015 i Comuni non disporranno di 625 milioni di euro. Risorse stanziate a favore delle Amministrazioni comunali solo per il 2014 che, nelle iniziali intenzioni del legislatore, dovevano servire a ridurre il peso della Tasi sulla prima casa. Tra i tagli e il venir meno di queste preziose risorse, che nel 2014 sono servite ad abbattere il peso della Tasi sulla prima casa, per l’anno in corso mancheranno nelle casse dei Comuni oltre 2,1 miliardi di euro che, in parte, saranno coperti dai cittadini attraverso un inasprimento della tassazione sugli immobili.”
Da ricordare che la Legge di Stabilità 2015 ha scongiurato la possibilità per l’anno in corso di consentire ai Sindaci di aumentare l’ aliquota della Tasi sulla prima casa fino al 6 per mille. Rischio che potrebbe però materializzarsi a partire dal prossimo anno.