Urne aperte in Gran Bretagna, sterlina sotto pressione
A urne aperte nel Regno Unito la sterlina mostra segnali di volatilità. La valuta britannica arretra sotto 1,52 contro il dollaro Usa da 1,525 della vigilia mentre il cambio euro/sterlina si avvicina a 0,75.
L’esito più probabile della tornata elettorale britannica è il cosiddetto Hung Parliament (Parlamento appeso). In altri termini nessuno dei due possibili vincitori, David Cameron o Ed Milliband, riuscirà a formare un governo sostenuto da una maggioranza autonoma. Anche nel 2010 i conservatori si appoggiarono alla stampella offerta dai liberal-democratici. La differenza rispetto a cinque anni fa è che stavolta i libdem dovrebbero ottenere un numero di seggi sensibilmente inferiore, costringendo conservatori o laburisti a chiedere l’appoggio delle ali nazionaliste come lo Scottish national party (Snp).
“La formazione di un nuovo governo – commenta Emanuele Rigo di Opera capital management – potrebbe richiedere giorni se non settimane. Una situazione che un Regno Unito investito da una ripresa ancora troppo fragile non può permettersi”. Lo sguardo corre ai numeri del bilancio fiscale britannico. Il rapporto debito/Pil è pari a circa il 90% mentre il deficit/PIl si trova ancora al 6%. “I segni lasciati dalla crisi risultano ancora ben visibili – si legge in un report di IG. Nonostante gli aggiustamenti fiscali adottati dal governo Cameron, il rapporto deficit/Pil rimane su livelli più alti rispetto a quelli registrati nel periodo precedente la crisi. Proprio l’elevato deficit è un punto centrale del dibattito politico di queste elezioni”.
“Una situazione che potrebbe peggiorare” aggiunge Michael Hewson, chief market analyst di CMC Markets UK. “Nonostante la sterlina abbia fatto bene negli ultimi mesi, si trova ben al di sopra dei minimi e solo una soluzione rapida nella formazione dell’esecutivo potrebbe evitarle un aumento di volatilità. Dopo aver trovato un sostegno a 1,5090 all’inizio della settimana, la sterlina ha rimbalzato rimanendo sotto 1,5500 contro dollaro, resistenza della settimana passata. È necessario riuscire a rimanere sopra 1,5220 per evitare il rischio di ricadute verso 1,5000. Contro euro il supporto di inizio settimana si trova a 0,7320 ed è destinato a rimanere un livello chiave per permettere avanzamenti verso 0,7540″.