Unipol, capitale in eccesso utilizzato o restituito a fine piano
Tra le questioni più dibattute durante l'incontro di questa mattina del management di Unipol prima con gli analisti e poi con i giornalisti per la presentazione del nuovo piano industriale triennale c'è quello del capitale in eccesso, che è visto scendere dai 2,7 miliardi di fine 2005 ai 2 miliardi di fine 2009 e che per il momento non verrà redistribuito agli azionisti, con l'obiettivo di cogliere le opportunità di crescita esterna presenti sul mercato. Rispondendo alla domanda sull'eventualità, nel caso di mancanza di opportunità degne di nota, di restituire il capitale in eccesso agli azionisti magari entro sei mesi-un anno, l'amministratore delegato della compagnia assicurativa, Carlo Salvatori, ha precisato: "Tra un anno eventualmente rifaremo una nuova riflessione e se vedremo ancora opportunità utilizzeremo la liquidità, in caso contrario la restituiremo agli azionisti". Comunque l'a.d. di Unipol ha fatto sapere che per il 2009 "il capitale in eccesso sarà stato utilizzato o restituito". In caso di utilizzo del capitale in eccesso per obiettivi di crescita esterna, Salvatori ha prospettato anche la possibilità di collocarsi nella "fascia alta dell'utilizzo di tutto l'ammontare".