Unimpresa: necessario ridurre subito spread tra il Sud e il Nord dell’Italia
"Lo spread tra il Sud e il Nord dell'Italia va ridotto subito. E' una emergenza che il governo Conte deve affrontare con urgenza nell'interesse dell'intera economia italiana.". Lo afferma il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, commentando i dati contenuti nel rapporto delle Economie regionali della Banca d'Italia diffuso oggi. "Il rilancio del Sud rappresenterebbe un volano per la crescita del prodotto interno lordo nazionale e il sostegno alle economie più in difficoltà non va valutato come un aiuto mirato e circoscritto, ma come una misura capace di favorire tutta l'Italia" aggiunge Ferrara.
Il tema del Mezzogiorno è al centro del documento programmatico che Unimpresa sta inviando in questi giorni al governo e al Parlamento. "La natura, la gravità e la persistenza della grave situazione sociale nel Mezzogiorno - si legge nelle proposte di Unimpresa per la XVIII legislatura - confermano come solo un consistente e permanente aumento di capitale produttivo possa dare una risposta efficace. In questa prospettiva, si inserisce il rilancio degli investimenti pubblici con finalità di riequilibrio territoriale, secondo un criterio di efficiente allocazione delle risorse che, in questa situazione, dovrebbe “razionalmente” premiare il Sud. Porre un argine ai divari, cristallizzati in povertà e disuguaglianze, concorrerebbe a configurare un nuovo patto per lo sviluppo produttivo, in cui le imprese del Sud possano contribuire, da protagoniste, al rilancio dell’intero Paese".
Il tema del Mezzogiorno è al centro del documento programmatico che Unimpresa sta inviando in questi giorni al governo e al Parlamento. "La natura, la gravità e la persistenza della grave situazione sociale nel Mezzogiorno - si legge nelle proposte di Unimpresa per la XVIII legislatura - confermano come solo un consistente e permanente aumento di capitale produttivo possa dare una risposta efficace. In questa prospettiva, si inserisce il rilancio degli investimenti pubblici con finalità di riequilibrio territoriale, secondo un criterio di efficiente allocazione delle risorse che, in questa situazione, dovrebbe “razionalmente” premiare il Sud. Porre un argine ai divari, cristallizzati in povertà e disuguaglianze, concorrerebbe a configurare un nuovo patto per lo sviluppo produttivo, in cui le imprese del Sud possano contribuire, da protagoniste, al rilancio dell’intero Paese".