Notizie Dati Bilancio Italia UniCredit: utile del terzo trimestre in linea con le stime. Ghizzoni, segnali di ripresa anche in Italia

UniCredit: utile del terzo trimestre in linea con le stime. Ghizzoni, segnali di ripresa anche in Italia

11 Novembre 2013 18:07

Utile trimestrale in linea con le stime per Piazza Cordusio. UniCredit ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con un utile netto di gruppo di 204 milioni di euro, il 39% in meno rispetto al pari periodo del precedente esercizio e -43,6% su base congiunturale. Il dato è in linea con il consenso degli analisti, pari a 203 milioni.

Il risultato netto ha beneficiato del contributo dell’area “Europa centrale-orientale e Polonia” che ha registrato un utile di 578 milioni, che include 181 milioni di plusvalenza al netto delle imposte dalla vendita di Yapý Sigorta. Bene anche la divisione “Corporate & Investment Banking” , il cui utile si è attestato a 361 milioni. Il “Commercial Bank Italy” ha invece riportato una perdita netta di 165 milioni, a causa di accantonamenti su crediti per 1,1 miliardi.

Il margine operativo del trimestre si è attestato a 2,1 miliardi e le iniziative di contenimento dei costi hanno fatto scendere i costi operativi del 3% a/a e dell’1,6% trimestrale, bilanciando in parte la contrazione dei ricavi (-7,7% a/a, -7,1 trim/trim). “Tra i fattori che hanno maggiormente penalizzato i ricavi -si legge nella nota diffusa dalla società- vanno ricordati il basso livello di attività economica in tutti i settori, tipico della stagione estiva, che ha influito sulle commissioni (-3,5% trim/trim) e la debole domanda di crediti”.

Nei primi nove mesi dell’anno l’utile netto ha fatto segnare un rosso del 28,5% attestandosi a un miliardo, il margine operativo lordo è sceso dell’8,5% e i ricavi, in calo del 4,7% normalizzato (-7,1% dichiarato), hanno subito l’impatto dei bassi tassi di interesse e dei modesti volumi di crediti (-5,7% a/a). Le rettifiche su crediti sono scese dell’8,7% rispetto al gennaio-settembre 2012. “Nonostante questo, il rapporto di copertura dei crediti deteriorati si è attestato al 44,6% a settembre 2013 (44,1% a giugno 2013)”.

A livello di Gruppo, i flussi netti verso i crediti deteriorati sono rallentati per il quarto trimestre consecutivo (1,6 miliardi nel Q32013 rispetto agli 1,9 miliardi nel Q22013). “In Italia, dopo tre trimestri di contrazione, i flussi netti verso i crediti deteriorati hanno mostrato una sostanziale stabilità rispetto al 2trim13, attestandosi a €1,5 miliardi nel trimestre”.

Al 30 settembre 2013, la copertura dei crediti deteriorati del Gruppo si collocava al 44,6%, in rialzo di 51 pb rispetto al trimestre precedente. “Tale rialzo è riconducibile a un miglioramento sia della copertura delle sofferenze, passata dal 55,3% di giugno 2013 al 55,5% di settembre 2013, sia della copertura di altri crediti deteriorati (dal 29,6% al 30,7%) e rispecchia l’approccio di estrema cautela negli accantonamenti sulle posizioni di rischio”.

Ghizzoni: si intravedono segnali di ripresa anche in Italia
Il Core Tier 1 ratio del Gruppo a fine settembre era pari all’11,71%,
con un miglioramento di 30 pb rispetto a giugno 2013. “La vendita dell’attività assicurativa di Yapi Sigorta nel 3trim13 ha fornito 5 pb, mentre 2 pb sono derivati dalla generazione di utili nel corso del trimestre al netto dell’accantonamento a dividendo”. Il Common equity tier 1 ratio è pari al 9,83% proforma.

Nel quarto trimestre saranno contabilizzate plusvalenze per 160 milioni derivanti dalla cessione delle quote in Fonsai e Moscow Exchange. Dopo un terzo trimestre “particolarmente impegnativo”, ha commentato l’Amministratore delegato Federico Ghizzoni, “cominciamo a intravedere qualche primo incoraggiante segnale di ripresa anche in Italia”.