UniCredit: utile del terzo trimestre in linea con le stime. Ghizzoni, segnali di ripresa anche in Italia
Utile trimestrale in linea con le stime per Piazza Cordusio. UniCredit ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con un utile netto di gruppo di 204 milioni di euro, il 39% in meno rispetto al pari periodo del precedente esercizio e -43,6% su base congiunturale. Il dato è in linea con il consenso degli analisti, pari a 203 milioni.
Il risultato netto ha beneficiato del contributo dell’area “Europa centrale-orientale e Polonia” che ha registrato un utile di 578 milioni, che include 181 milioni di plusvalenza al netto delle imposte dalla vendita di Yapý Sigorta. Bene anche la divisione “Corporate & Investment Banking” , il cui utile si è attestato a 361 milioni. Il “Commercial Bank Italy” ha invece riportato una perdita netta di 165 milioni, a causa di accantonamenti su crediti per 1,1 miliardi.
Il margine operativo del trimestre si è attestato a 2,1 miliardi e le iniziative di contenimento dei costi hanno fatto scendere i costi operativi del 3% a/a e dell’1,6% trimestrale, bilanciando in parte la contrazione dei ricavi (-7,7% a/a, -7,1 trim/trim). “Tra i fattori che hanno maggiormente penalizzato i ricavi -si legge nella nota diffusa dalla società- vanno ricordati il basso livello di attività economica in tutti i settori, tipico della stagione estiva, che ha influito sulle commissioni (-3,5% trim/trim) e la debole domanda di crediti”.
Nei primi nove mesi dell’anno l’utile netto ha fatto segnare un rosso del 28,5% attestandosi a un miliardo, il margine operativo lordo è sceso dell’8,5% e i ricavi, in calo del 4,7% normalizzato (-7,1% dichiarato), hanno subito l’impatto dei bassi tassi di interesse e dei modesti volumi di crediti (-5,7% a/a). Le rettifiche su crediti sono scese dell’8,7% rispetto al gennaio-settembre 2012. “Nonostante questo, il rapporto di copertura dei crediti deteriorati si è attestato al 44,6% a settembre 2013 (44,1% a giugno 2013)”.
A livello di Gruppo, i flussi netti verso i crediti deteriorati sono rallentati per il quarto trimestre consecutivo (1,6 miliardi nel Q32013 rispetto agli 1,9 miliardi nel Q22013). “In Italia, dopo tre trimestri di contrazione, i flussi netti verso i crediti deteriorati hanno mostrato una sostanziale stabilità rispetto al 2trim13, attestandosi a €1,5 miliardi nel trimestre”.
Al 30 settembre 2013, la copertura dei crediti deteriorati del Gruppo si collocava al 44,6%, in rialzo di 51 pb rispetto al trimestre precedente. “Tale rialzo è riconducibile a un miglioramento sia della copertura delle sofferenze, passata dal 55,3% di giugno 2013 al 55,5% di settembre 2013, sia della copertura di altri crediti deteriorati (dal 29,6% al 30,7%) e rispecchia l’approccio di estrema cautela negli accantonamenti sulle posizioni di rischio”.
Ghizzoni: si intravedono segnali di ripresa anche in Italia
Il Core Tier 1 ratio del Gruppo a fine settembre era pari all’11,71%, con un miglioramento di 30 pb rispetto a giugno 2013. “La vendita dell’attività assicurativa di Yapi Sigorta nel 3trim13 ha fornito 5 pb, mentre 2 pb sono derivati dalla generazione di utili nel corso del trimestre al netto dell’accantonamento a dividendo”. Il Common equity tier 1 ratio è pari al 9,83% proforma.
Nel quarto trimestre saranno contabilizzate plusvalenze per 160 milioni derivanti dalla cessione delle quote in Fonsai e Moscow Exchange. Dopo un terzo trimestre “particolarmente impegnativo”, ha commentato l’Amministratore delegato Federico Ghizzoni, “cominciamo a intravedere qualche primo incoraggiante segnale di ripresa anche in Italia”.