Unicredit: stretta sui tempi per la nomina del direttore generale, Nicastro in pole
Al momento non è ancora stato convocato il consiglio di amministrazione di Unicredit, nonostante l’intenzione sia quella di chiudere presto. Lo riferiscono fonti vicine alla banca, che non escludono che a stretto giro, si arrivi comunque a limare i dettagli. Per convocare un board bastano solo 24 ore di preavviso ed è la strada obbligata per ratificare un’eventuale nomina che deve passare anche attraverso un comitato apposito.
Sul tavolo adesso c’è un’unica certezza: già oggi proseguiranno i colloqui al vertice per superare l’impasse e arrivare ad una soluzione condivisa. Mentre ieri sono poi riprese le trattative, che andranno avanti anche oggi e giovedì tra azienda e sindacati sui 4.700 esuberi. Trattative portate avanti in un clima disteso con la volontà di raggiungere un accordo entro la fine del mese.
Le discussioni, riavviate la scorsa settimana tra le sigle sindacali e il responsabile delle relazioni industriali di Piazza Cordusio Angelo Carletta, su questo fronte sembrano già essere a buon punto, mentre non è stata ancora individuata la ripartizione regionale delle uscite. Questa verrà affrontata di pari passo con l’individuazione dei dipendenti che lasceranno il Gruppo. L’impianto della trattativa è incentrato su esodi volontari e incentivati (anche con 36 anni di servizio, anziché 40) con un obiettivo di 3.000 fuoriuscite per il 2013.