Unicredit: passi avanti sul piano cessioni, per Goldman è conviction buy
Unicredit procede a passi spediti verso la definizione del nuovo piano industriale. Ieri il cda della banca milanese ha fatto il punto in una riunione a Monaco di Baviera con ben impressi i tre capisaldi della strategia dell’Ad Jean Pierre Mustier: ottimizzazione del capitale, accelerazione delle cessioni di asset no-core e miglioramento dell’efficienza. Come riporta Il Sole 24 Ore, il board di Unicredit avrebbe parlato della possibile cessione delle rimanenti quote di Bank Pekao e di FinecoBank.
Su Fineco ieri indiscrezioni di stampa parlavano di un interesse di Generali, attraverso la controllata Banca Generali, che avrebbe arruolato Goldman Sachs come advisor per l’operazione. Nel cda si sarebbe poi parlato della cessione dei Non performing loans e delle offerte non vincolanti arrivate per Pioneer, la controllata attiva nel risparmio gestito. Sarebbero due le offerte italiane arrivate: la prima è quella capitanata da Poste Italiane che, insieme ad Anima e Cassa Depositi e Prestiti, punta a diventare il terzo attore italiano del risparmio gestito; la seconda è quella di Generali.
Oggi Unicredit è stata promossa nella “conviction buy list” di Goldman Sachs, che ha alzato il target price sul titolo della banca di piazza Gae Aulenti a 3,80 euro. Oggi l’azione si muove vicino alla parità a Piazza Affari in area 2,12 euro. Ma perchè comprare adesso il titolo, quando gli stessi analisti prevedono una fabbisogno di 9,2 miliardi di euro di capitale extra per portare il CET1 al 12 per cento?
“La possibile diluizione appare già prezzata, i modi per ridurre significativamente la diluizione sono le cessioni e l’ottimizzazione della struttura, il contenimento dei costi che nn appare così lontano”, spiegano gli analisti di Goldman Sachs secondo cui il successo della strategia potrebbe avere un forte impatto sul titolo Unicredit.