Unicredit: fondo Pamplona sale al 5% e diventa secondo azionista

Unicredit parla sempre meno italiano. Ieri infatti il fondo private equity Pamplona Capital Management con sede a Londra ha portato la propria partecipazione nel capitale di Piazza Cordusio al 5,01% dal precedente 1,99%, conquistando così il secondo posto come azionista della banca milanese alle spalle del fondo Abu Dhabi Aabar con il suo 6,5%. Attualmente gli stranieri possiedono circa un quarto del capitale dell’istituto guidato da Federico Ghizzoni.
L’operazione è avvenuta tramite Pamplona financial institutions fund, che ha ottenuto un finanziamento da circa 700 milioni di euro da parte di Deutsche Bank. Tale somma è servita per contrarre opzioni put e call sui 290 milioni di azioni Unicredit, una garanzia per il socio in caso di forte deprezzamento del titolo ma anche un modo per trattenere eventuali plusvalenze in caso di rialzi. Pamplona ha seguito la strada della prudenza: “Nel contesto attuale , riteniamo sia prudente tutelare il nostro investimento riservandoci la facoltà di riacquistare le opzioni call”, ha sottolineato un portavoce del fondo d’investimento.
Il veicolo finanziario che ha raccolto un miliardo di euro è al suo primo investimento e in una nota il fondo chiarisce la sua strategia: quella di investire nel medio-lungo termine in istituzioni finanziarie mondiali leader nei rispettivi mercati di riferimento e in grado di poter ulteriormente consolidare la propria posizione nell’imminente ristrutturazione del settore bancario europeo. “Siamo entusiasti di questo investimento – ha dichiarato il portavoce – e crediamo che il management team di Unicredit possa orientarsi con successo per rafforzare ulteriormente la posizione della banca nel proprio mercato di riferimento”.