Unicredit – BdS: primi passi verso il disgelo
Prossimo step il 22 gennaio. In tale data il cda di Unicredit dovrebbe ufficialmente sancire la pace con la controllata ribelle Banco di Sicilia, ieri emersa almeno informalmente dopo un primo incontro tra l’amministratore delegato del gruppo milanese, Alessandro Profumo, il presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro e il numero uno della Fondazione BdS, Giovanni Puglisi.
Senza dubbio l’incontro di ieri è servito a ribadire la presa di Unicredit dopo l’autonoma nomina del consiglio del Banco di Giuseppe Lopes alla carica di direttore generale al posto di Roberto Bertola, indicato da Milano. La nota con cui la banca di Piazza Cordusio ha archiviato la giornata non lascia spazio a dubbi: “La governance del Banco – si legge – dovrà essere pienamente in linea con la prassi del gruppo”. Un modo chiaro per far intendere che sull’assetto di vertice del BdS deciderà Unicredit.
Ma allora perchè di pace si può parlare? Perchè dal vertice di ieri è venuta anche la conferma dell’impegno di Unicredit in Sicilia e la promessa della riscrittura della convenzione tra Banco e Regione. Tanto che il vertice ha raccolto giudizi largamente positivi dal presidente regionale Cuffaro, per il quale “è stato verificato il comune interesse ad avere un Banco di Sicilia leader dell’operatività nell’isola e al servizio dell’economia siciliana”.
Nel dettaglio la convenzione che verrà dovrebbe mantenere per la Regione la facoltà di indicare consiglieri in propria rappresentanza nel board del Banco e di rivedere in aumento, da 5 a 7 milioni, il tetto per la concessione di prestiti a imprese siciliane. La Regione esprimerà quindi due rappresentanti nel cda, che resterà comunque a maggioranza espressione di Unicredit. E Profumo? Riposte le armi e con tutta probabilità l’ipotesi di revoca del consiglio del Banco, l’ad ha rilasciato un commento ottimistico improntato al consueto efficientismo: “L’intento di tutti noi è di avere un gruppo Unicredit che cresce anche in Sicilia”.