Giornata decisiva per i rapporti Unicredit – BdS
E’ in programma per questa mattina l’incontro tra l’amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo e il presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro. Nel pomeriggio sarà invece la volta della riunione del comitato nomine di Unicredit. Sarà dunque un martedì che potrà segnare una svolta nei tormentati rapporti tra la banca milanese e la sua controllata siciliana, sfociati settimana scorsa nell’autonoma nomina da parte del cda del Banco di un nuovo direttore generale in sostituzione di Roberto Bertola, indicato ad agosto dalla controllante.
Il comitato nomine di Unicredit, composto da Profumo, Dieter Rampl, Gianfranco Gutty, Vincenzo Calandra Buonaura, Francesco Giacomin, Friedrich Kadrnoska e Luigi Maramotti, potrebbe giungere al rinnovo del vertice di BdS. La convocazione era stata infatti decisa lo scorso 9 gennaio “per imprimere – si era letto in una nota di Unicredit – un’accelerazione alla procedura di rinnovo del consiglio”. Il comitato sarà anche chiamato a procedere alla valutazione di ogni possibile azione di responsabilità.
Prima però ci sarà il match con Cuffaro. Ai temi finanziari si fonderanno quindi quelli politici. Nel settembre scorso infatti, dopo essere subentrata a Capitalia nella convenzione con la Regione Sicilia, Unicredit l’aveva disdetta con sei mesi di anticipo rispetto alla scadenza. Nella convenzione sono fissati alcuni principi legati al rafforzamento delle professionalità presenti sul territorio e al mantenimento degli sportelli ma anche i principi riguardanti il grado di partecipazione della Regione nelle dinamiche gestionali della banca. Ieri il presidente della regione Cuffaro ha confermato l’intenzione di voler difendere il presidente del BdS, Salvatore Mancuso, e gli altri consiglieri fino alla scadenza del loro mandato che avverrà in primavera. Cuffaro ha comunque assicurato che non intende entrare nel merito delle prerogative di Profumo con riferimento alla scelta del nuovo presidente.
Intanto il Sole 24 Ore di oggi riporta che nei giorni a cavallo tra Natale e Capodanno, Unicredit avrebbe inviato a circa una quindicina di dirigenti del Banco delle contestazioni riguardanti irregolarità nella gestione dei crediti, riservandosi la possibilità di rivalersi sul loro patrimonio per l’eventuale danno arrecato. La vicenda riguarderebbe l’erogazione di mutui per 200 milioni da parte della sede di Roma a soggetti considerati privi dei necessari requisiti.