Notizie Notizie Italia Unicredit batte le attese e avvia l’uscita da Generali, torna il dividendo cash

Unicredit batte le attese e avvia l’uscita da Generali, torna il dividendo cash

17 Marzo 2010 08:42

UniCredit ha archiviato il 2009 con un utile netto di pertinenza di 1,702 miliardi di euro, in netto calo rispetto ai 4,012 miliardi del 2008, ma decisamente sopra il consensus individuato da 28 analisti e riportato sul sito web della banca guidata da Alessandro Profumo. E a Piazza Affari il titolo svetta sul paniere principale con un +4,79% a 2,13 euro. Il Cda ha inoltre proposto la distribuzione di un dividendo cash di 0,03 euro per azione. Torna quindi la cedola in contanti, dopo che lo scorso anno piazza Cordusio aveva distribuito un dividendo solo in azioni.
   
Nel dettaglio, il margine di intermediazione è cresciuto del 2,6% a 27,5 miliardi con interessi netti in calo del 5,8% a 17,3 miliardi (ma solo -1,9% con cambi e perimetro costanti) che hanno risentito della cancellazione dal terzo trimestre delle commissioni di massimo scoperto e di un contesto di tassi “tutt’altro che favorevole”. In calo, a causa del contesto di settore “ben più sfavorevole” nell’ambito della gestione del risparmio, le commissioni nette che si portano a 7,78 miliardi contro gli oltre 9 miliardi del 2008. Il risultato dell’attività da trading è invece positivo per 1,8 miliardi contro i -1,97 di un anno prima.


I costi operativi sono scesi dell’8,2% a 15,3 miliardi per un cost/income che si porta al 55,6% dal 62,1% del 2008. Il risultato di gestione sale quindi del 20,3% a 12,248 miliardi. Nel corso dell’anno sono state effettuate rettifiche su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni per 8,3 miliardi con un costo del rischio a 142 punti base. I crediti deteriorati lordi sono saliti a 57,6 miliardi, mentre sul fronte patrimoniale il Core Tier I, calcolato pro forma con il recente aumento di capitale, si attesta all’8,47%, il Tier I al 9,49%. Nel solo quarto trimestre si è registrato un utile netto di 371 milioni contro il rosso di 4 milioni atteso dal consensus pubblicato sul sito web di UniCredit.


Unicredit ha avviato oggi il collocamento della quota detenuta in Generali,pari al 2,84%, a un prezzo di 18 euro per azione (ieri Generali ha chiuso a 18,11 euro). Si tratta dell’intera partecipazione detenuta da Unicredit Ireland, controllata a cui fa capo la quasi totalità della quota in mano al gruppo, pari al 2,9% secondo il sito della banca. Il collocamento interessa 44.195.587 azioni ordinarie e verrà realizzato da Unicredit Bank di Milano attraverso una procedura di accelerated bookbuilding offer rivolta esclusivamente ad investitori istituzionali. A novembre la banca guidata da Alessandro Profumo aveva ottenuto dall’Antitrust una proroga di sei mesi, rispetto alla scadenza di fine 2009, per la cessione della partecipazione nel Leone di Trieste. L’uscita dal capitale del gruppo assicurativo è stato uno dei paletti fissati dall’Authority in occasione della fusione con Capitalia.


Ieri è stata una giornata carica di tensione per l’istituto di piazza Cordusio, condita dalle indiscrezioni sul braccio di ferro tra il Ceo Profumo e i soci, con l’amministratore delegato sul punto di dimettersi in mancanza di un’intesa sul piano. I malumori, secondo alcuni osservatori di mercato, si intrecciano con le decisioni che Mediobanca , di cui Unicredit è il primo azionista, dovrà prendere a breve per il rinnovo del consiglio di Generali. Alla fine il Comitato strategico di Unicredit ha deciso di rimandare la decisione definitiva sul progetto “banca unica” in un Cda straordinario in calendario il prossimo 13 aprile. Per l’Italia è prevista una diversa organizzazione della rete e della banca sul territorio, tramite l’incorporazione sotto Unicredit delle banche spa, finora autonome anche con il proprio marchio.