Un piano in 10 punti per ridurre subito la dipendenza dal petrolio. La ricetta IEA per superare la crisi energetica
Contrastare la carenza di petrolio causata dall’invasione russa dell’Ucraina limitando il modo in cui le persone usano le loro auto e accelerando la trasformazione delle città. L’IEA, l’Agenzia Internazionale dell’Energia, ha presentato ieri la sua ricetta contro il caro petrolio, sostenendo che le economie avanzate potrebbero ridurre la loro domanda giornaliera di petrolio di 2,7 milioni di barili entro quattro mesi. Una mossa che andrebbe ad allentare significativamente le tensioni di fornitura incombenti, quasi compensando la perdita di 3 milioni di barili al giorno di produzione russa che l’IEA prevede per il mese di aprile.
“Come risultato della spaventosa aggressione della Russia contro l’Ucraina, il mondo potrebbe trovarsi di fronte al suo più grande shock di approvvigionamento di petrolio da decenni, con enormi implicazioni per le nostre economie e società”, ha detto il direttore esecutivo dell’IEA, Fatih Birol, in una conferenza stampa con Barbara Pompili, il ministro per la transizione ecologica della Francia, che attualmente detiene la presidenza dell’Unione europea. “I paesi membri dell’IEA sono già intervenuti per sostenere l’economia globale con un primo rilascio di milioni di barili di scorte petrolifere di emergenza, ma possiamo anche agire sulla domanda per evitare il rischio di una crisi petrolifera paralizzante”, ha detto Birol. Le economie avanzate rappresentano quasi la metà della domanda globale di petrolio. Molti di loro, compresi i più grandi consumatori di energia, sono tenuti, come membri dell’IEA, ad avere piani di contenimento della domanda di petrolio pronti come parte delle loro misure di risposta alle emergenze.
L’Agenzia ha così redatto un piano in dieci punti che ha come scopo quello di ridurre la domanda di petrolio e include limiti di velocità più bassi per le auto, sollecitando le persone a lavorare da casa, limiti occasionali all’accesso delle auto ai centri urbani, trasporto pubblico più economico e altro.
L’IEA sottolinea che in ogni caso, la riduzione della domanda di petrolio non dipende solo dai governi nazionali. Molte delle misure possono essere implementate direttamente da altri livelli di governo – come quelli statali, regionali o locali – o semplicemente seguite volontariamente dai cittadini e dalle aziende, permettendo loro di risparmiare denaro mentre mostrano solidarietà con il popolo ucraino. Il rapporto dell’AIE nota che la riduzione del consumo di petrolio non deve rimanere una misura temporanea. Riduzioni sostenute sono importanti non solo per migliorare la sicurezza energetica dei paesi, ma anche per affrontare il cambiamento climatico e ridurre l’inquinamento atmosferico. I governi hanno tutti gli strumenti necessari a loro disposizione per far cala la domanda di petrolio nei prossimi anni, e il rapporto definisce quelli chiave per raggiungere questo obiettivo, tra cui l’accelerazione dell’adozione di veicoli elettrici, l’innalzamento degli standard di risparmio di carburante, l’aumento delle forniture di carburante alternativo, l’accelerazione della diffusione delle pompe di calore, e la produzione e il consumo di plastica in modo più sostenibile.
Ecco i dieci punti del piano
1) Ridurre i limiti di velocità sulle autostrade di almeno 10 km/h
2) Lavorare da casa fino a tre giorni a settimana dove possibile
3) Domeniche senz’auto nelle città
4) Rendere più economico l’uso del trasporto pubblico e incentivare la micromobilità, gli spostamenti a piedi e in bicicletta
5) Alternare l’accesso delle auto private alle strade delle grandi città
6) Aumentare il car sharing e adottare pratiche per ridurre il consumo di carburante
7) Promuovere una guida efficiente per i camion da trasporto e la consegna delle merci
8) Usare treni ad alta velocità e notturni invece di aerei, dove possibile
9) Evitare i viaggi aerei di lavoro quando esistono opzioni alternative
10) Rafforzare l’adozione di veicoli elettrici e più efficienti
Misure e loro impatti
Guardando solo ai primi due punti, che sono quelli che si presentano più virtuosi in termini di riduzione dei consumi di petrolio (0,4 mln di barili a testa) una riduzione dei limiti di velocità può essere attuata dai governi nazionali e molti paesi lo fecero durante la crisi petrolifera del 1973, inclusi gli Stati Uniti e diversi paesi europei. Oggi molti paesi utilizzano riduzioni temporanee dei limiti di velocità sulle autostrade, principalmente per ridurre la congestione e/o l’inquinamento atmosferico e per migliorare la sicurezza stradale. Sono anche frequentemente adottati all’interno delle città per combattere l’inquinamento atmosferico locale. Quale impatto da tale misura? L’IEA spiega che circa 290 kb/g di consumo di petrolio possono essere risparmiati a breve termine attraverso una riduzione del limite di velocità di soli 10 km/h sulle autostrade per auto. Se i camion pesanti riducono la loro velocità di 10 km/h, si possono risparmiare ulteriori 140 kb/g (prevalentemente diesel).
Altra misura che può avere grandi effetti è un ricorso più massiccio allo smart working. Prima della pandemia, l’uso di veicoli privati per recarsi al lavoro nelle economie avanzate era responsabile di circa 2,7 milioni di barili di petrolio al giorno. Tuttavia, circa un terzo dei lavori nelle economie avanzate può essere svolto da casa, aprendo la possibilità di ridurre la domanda di petrolio mantenendo inalterata la produttività. Negli Stati Uniti, il tragitto medio in auto di sola andata casa-lavoro è di circa 18 chilometri e oltre tre quarti dei pendolari in auto viaggiano da soli, secondo l’US Census Bureau. In Europa, il tragitto medio in auto di sola andata è di circa 15 chilometri. C’è anche l’effetto stagionalità da considerare. Quando fa più caldo i sistemi di aria condizionata aumentano la quantità di carburante utilizzata dalle auto. Pertanto, lavorare da casa tende a risparmiare più petrolio durante i mesi estivi.
Lavorare da casa fino a tre giorni alla settimana ridurrebbe la domanda di petrolio e potrebbe ridurre le bollette del carburante. Un giorno di lavoro da casa può evitare circa 170 kb/g di consumo di petrolio. Tre giorni di lavoro da casa evitano circa 500 kb/g a breve termine.