Ue taglia stime Italia, ‘fatica a uscire da stagnazione’: Pil 2020 +0,4%, +0,7% in 2021
"L'Italia fatica a uscire dalla stagnazione". E' il titolo delle previsioni economiche della Commissione europea sull'Italia. L'Ue ha rivisto al ribasso l'outlook sul Pil italiano, prevedendo anche un peggioramento del deficit strutturale, del deficit nominale, e del debito-Pil, attesi tutti in rialzo nel 2020 e oltre.
"L'economia italiana si è bloccata all'inizio del 2018 e non mostra ancora segnali di un recupero significativo. Nel 2020, la crescita è destinata a riprendersi in modo modesto, a seguito della crescente domanda esterna e della moderata spesa delle famiglie, sebbene quest'ultima sarà parzialmente smorzata dall'indebolimento del mercato del lavoro".
Le stime sul Pil italiano sono state tagliate, per il 2020, dal precedente tasso di crescita pari a +0,7% a +0,4%. Confermato il ritmo di crescita +0,1% per il 2019, mentre per il 2021 si prevede un rialzo del Pil al tasso dello 0,7%.
Sul fronte dei conti pubblici, la Commissione prevede un aumento della spesa pubblica, successivamente al lancio delle misure del reddito di cittadinanza e di Quota 100 sulle pensioni.
"L'economia italiana si è bloccata all'inizio del 2018 e non mostra ancora segnali di un recupero significativo. Nel 2020, la crescita è destinata a riprendersi in modo modesto, a seguito della crescente domanda esterna e della moderata spesa delle famiglie, sebbene quest'ultima sarà parzialmente smorzata dall'indebolimento del mercato del lavoro".
Le stime sul Pil italiano sono state tagliate, per il 2020, dal precedente tasso di crescita pari a +0,7% a +0,4%. Confermato il ritmo di crescita +0,1% per il 2019, mentre per il 2021 si prevede un rialzo del Pil al tasso dello 0,7%.
Sul fronte dei conti pubblici, la Commissione prevede un aumento della spesa pubblica, successivamente al lancio delle misure del reddito di cittadinanza e di Quota 100 sulle pensioni.