Notizie Notizie Mondo Ue: Bce, graduale ripresa già nel 2013. Ma la disoccupazione aumenterà

Ue: Bce, graduale ripresa già nel 2013. Ma la disoccupazione aumenterà

8 Agosto 2013 09:42
Un quadro a luci e ombre quello che emerge dal bollettino mensile della Banca centrale europea. Leggendo il lungo rapporto, diffuso oggi, dall’istituto di Francoforte, si apprende che una graduale ripresa dell’economia si dovrebbe vedere già sul finire di quest’anno per poi confermarsi con maggiore stabilità nel 2014. Tuttavia, la disoccupazione in Europa continuerà ad aumentare nel prossimo futuro.
L’attività economica
Dopo sei trimestri di contrazione dell’attività nell’area dell’euro, i recenti indicatori del clima di fiducia mostrano qualche ulteriore miglioramento, “dando cauta conferma all’aspettativa dello stabilizzarsi dell’attività economica”, si legge nel bollettino. La Bce si aspetta “una graduale ripresa dell’attività economica nel prosieguo dell’anno e nel 2014”, grazie alla ripresa delle esportazioni favorita a sua volta dall’aumento della domanda mondiale, mentre la domanda interna sarà sostenuta dall’orientamento accomodante della politica monetaria e dai recenti aumenti del reddito reale. “Inoltre, i miglioramenti complessivi osservati nei mercati finanziari dall’estate scorsa sembrano trasmettersi gradualmente all’economia reale e lo stesso esito si dovrebbe riscontrare anche per i progressi nel risanamento dei conti pubblici”.
La Bce ha comunque ribadito la sua volontà a sostenere l’economia, con una politica accomodante, finché sarà necessario. “Il Consiglio direttivo – si legge nel rapporto della Bce – conferma di attendersi che i tassi di interesse di riferimento della Bce rimangano su livelli pari o inferiori a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo”. Nell’ultima riunione, datata primo agosto, la Bce ha confermato i tassi di interesse al minimo storico dello 0,50%. 
Certo, parte del lavoro spetterà anche ai singoli Paesi membri, invitati dalla Bce a proseguire sulla strada di riduzione del deficit pubblico, ma anche ad attuare le riforme strutturali per promuovere la crescita. “Per ricondurre il rapporto debito/Pil su un percorso discendente, i Paesi dell’area dell’euro non dovrebbero vanificare gli sforzi già compiuti allo scopo di ridurre i disavanzi pubblici”, avverte la Bce, che però precisa: “Al centro andrebbero poste strategie di bilancio favorevoli alla crescita e dotate di una prospettiva di medio termine”. 
Il mercato del lavoro
Il mercato del lavoro nella zona dell’euro rimane però debole e, secondo le previsioni più recenti della Banca centrale europea, ci sarà un’ulteriore perdita di posti di lavoro e una disoccupazione crescente nel prossimo futuro. Il tasso di disoccupazione, in aumento sin dalla prima metà del 2011, si è attestato al 12,1% a giugno, il livello più elevato dall’inizio delle rilevazioni nel 1995. “Gli indicatori delle indagini prefigurano un’ulteriore perdita di posti di lavoro sia nell’industria sia nei servizi nel secondo trimestre del 2013 e all’inizio del terzo trimestre”, indica la Bce. Il tasso di disoccupazione nell’Eurozona è atteso al 12,4% nel 2014 e all’11,8% nel 2015 (entrambe le stime sono state riviste al rialzo di uno 0,2%).