Ubi Banca: di nuovo vicina alle tre good banks, ma senza aumento di capitale
Ubi Banca sembra nuovamente vicina all’acquisto di tre “good banks” (Banca Etruria, Banca Marche e CariChieti) e l’operazione potrebbe essere annunciata dal Cda della banca lombarda, in calendario il prossimo 10 novembre. Secondo quanto scritto nel fine settimana da La Repubblica, l’empasse si sarebbe sbloccato in seguito all’apertura della Banca centrale europea sulla possibilità di migrare le banche acquisite sui modelli interni e sulla riduzione dell’importo dell’eventuale aumento di capitale.
Su quest’ultimo sembra ci sia stata la svolta più netta. “Da una richiesta iniziale di ricapitalizzazione per 600 milioni di euro, la Bce avrebbe accordato una diminuzione a 300 milioni che però verrebbero iniettati nelle tre good banks dal Fondo di Tutela dei Depositi sotto forma di aumento delle coperture dei non performing loans“, spiegano gli analisti di Equita.
Se così fosse Ubi Banca non dovrebbe procedere all’aumento di capitale. “A queste condizioni e senza aumento di capitale il CET1 di Ubi Banca dopo l’acquisizione salirebbe dal 10,9% al 12%, le banche target potrebbero raggiungere un utile di 40 milioni per un ritorno sull’investimento del 3,4%”, commentano gli esperti della sim milanese.
I vertici di Ubi Banca, in primis l’Ad Victor Massiah, hanno sempre dichiarato la necessità di creare valore per gli azionisti nell’operazione delle tre good banks. Un paio di settimane fa l’assemblea dell’istituto lombardo aveva approvato il passaggio dal modello federale a quello della cosiddetta Banca Unica.