Turchia: elezioni amare per Erdogan. Lira turca al tappeto sul Forex
Recep Tayyp Erdogan puntava a ottenere una maggioranza schiacciante nelle elezioni svoltesi in Turchia nel fine settimana. L’obiettivo, avere il numero di seggi sufficiente, i due terzi del Parlamento turco, per cambiare la Costituzione e ottenere più poteri per il ruolo di Presidente. Si ritrova costretto, per la prima volta in tredici anni, a cercare un alleato con cui governare o formare un governo di minoranza. Una bocciatura che trascina la Turchia in una condizione di incertezza, al di là della possibilità che si arrivi a convocare nuove elezioni.
Sul Forex la reazione della lira turca è immediata e negativa. L’euro/lira turca (eurtry) è ritornato stamane ai livelli del marzo 2014 toccando quota 3,10 euro con un rialzo di quasi il 4 per cento. Lo stesso rialzo viene registrato dal cambio tra dollaro e lira turca ma in questo caso vengono segnati nuovi massimi storici a 2,8111.
L’Akp, il partito fondato da Erdogan rimane il più votato e sfiora il 41% delle preferenze ma la perdita di consensi è netta visto che alle ultime elezioni la percentuale sfiorava il 50% dei voti. Sconfitta ancora più amara in quanto determinata dal People democratic party (Hdp), il partito dei curdi, che ha superato quota 10% nelle preferenze e il cui leader Selahattin Demirtas ha già escluso la possibilità di formare una coalizione di governo con l’Akp. Stessa posizione espressa da Murat Karayalcin, il numero uno del Republican people’s party (Chp) che si conferma secondo partito della nazione. L’unica speranza per Erdogan sembrano per il momento essere i nazionalisti del Nationalist movement party (Mhp) premiati dagli elettori con oltre il 15 per cento delle preferenze.
Erdogan si trova quindi a dover trattare la costruzione di un governo da una posizione di debolezza. Sia che alla fine il Partito pro-curdi accetti di entrare in un governo a guida Akp, sia che si debba ricorrere al soccorso dei nazionalisti, sia che si voglia tentare la strada dell’esecutivo di minoranza, il premier uscente dovrà fare parecchie concessioni. La stabilità politica su cui Erdogan aveva puntato molto è rimasta nelle urne.