Torna l’ottimismo sui mercati e l’eurodollaro si riporta in quota 1,3

Il calo dei rendimenti in Italia e Spagna e l’ottimismo in vista di un accordo che possa evitare il fiscal cliff spingono l’eurodollaro in quota 1,3. Dopo aver toccato un massimo di seduta a 1,3013, attualmente l’euro quota 1,2978 dollari, lo 0,2% in più rispetto al dato precedente.
“Il cross -ha dichiarato Filippo A. Diodovich, Market Strategist di IG- ha messo pressione alla resistenza dinamica rappresentata dalla trendline ribassista partita dai picchi di maggio, il cui superamento getterebbe le basi per un allungo in direzione degli obiettivi situati a 1,3140 e 1,3172”.
Questa mattina il Tesoro italiano ha chiuso la tre giorni di aste con i pezzi pregiati: i Btp a 5 e 10 anni. Come nel caso dei Bot, i rendimenti sono scesi ai minimi degli ultimi due anni attestandosi rispettivamente al 3,23% (dal 3,80%) e al 4,45% (dal 4,92%).
Il sentiment degli operatori può contare anche sull’ottimismo del repubblicano John Boehner, secondo cui le forze politiche troveranno un accordo per evitare il “baratro fiscale”. Buone nuove anche dai dati macro: il Pil statunitense del terzo trimestre è stato rivisto al rialzo al +2,7%, dal +2% della prima rilevazione, mentre le pending home sales ad ottobre hanno mostrato un balzo del 5,2%.
Il ritorno della propensione al rischio sta penalizzando il dollar index, l’indice che misura le performance del biglietto verde contro un basket di valute, che perde 0,18 punti portandosi a 80,16.