Notizie Notizie Italia Torna il nervosismo sulle Borse, aspettando il G20. Ma gli esperti non si aspettano sconti

Torna il nervosismo sulle Borse, aspettando il G20. Ma gli esperti non si aspettano sconti

24 Giugno 2010 09:46

Borse nervose in vista dell’appuntamento del G20 che aprirà i battenti domani. Perché la crisi mondiale non accenna a mollare la presa. Anzi. I venti spirati da Atene, Madrid e Lisbona negli ultimi mesi hanno riacceso il focolaio della paura e della speculazione in Europa, chiamando a raccolta i Grandi del Pianeta a disegnare nuove strategie di attacco. Per gli addetti ai lavori adesso è forte il pericolo di finire dritti in una nuova recessione se dovesse fallire il tentativo di riequilibrare le posizioni lontane tra Paesi che vantano conti pubblici forti come la Germania e i perifici.


“Stiamo attraversando una congiuntura economica mondiale, che fa registrare dati contrastanti”, spiega Livio Raimondi, deputy chief investment officer di Allianz Global Investors. “Sono diversi i segnali che indicano un rallentamento della crescita: svaniscono i fattori di ripresa correlati ai piani di rilancio e alla ricostituzione delle scorte nelle economie sviluppate, la crescita rallenta nelle economie emergenti. “In tale contesto, la crescita economica dovrebbe rallentare nel breve periodo negli Stati Uniti e nell’Eurozona, per poi attestarsi su un livello prossimo al proprio potenziale nel 2011”, segnala l’esperto.


“Anche se nella zona euro la ripresa è accelerata, lo è stato in modo molto disomogeneo da paese a paese”, osserva invece Anton Brender, Chief Economist di Dexia Asset Management. “Si è trattata di una crescita, che è stata trainata ancora una volta dalle esportazioni che, nei prossimi mesi, dovrebbero inoltre beneficiare della debolezza dell’euro e della ripresa delle economie dell’Europa centrale e orientale”, prosegue lo strategist, avvertendo: “in assenza di un nuovo shock di fiducia, gli investimenti in beni strumentali ripartiranno lentamente, mentre l’occupazione è destinata a stabilizzarsi anche se i consumi resteranno tuttavia poco dinamici”.


Al di là delle previsioni nessuno oggi ha in tasca risposte in grado di disegnare un futuribile scenario sicuro per le Borse e l’economia mondiale. “Il meccanismo di stabilizzazione annunciato all’inizio di maggio dovrebbe dare il tempo ai governi di mostrare la loro determinazione nel riequilibrare i propri bilanci, ma permangono comunque forti rischi di esecuzione e non si può escludere che la stretta fiscale divenga eccessiva”, mette in guardia lo chief economist di Dexia Asset Management.


“Dal momento che la flessione dell’euro permetterà di ammortizzare, almeno nel 2011, una stretta fiscale significativa, il rischio principale è quello di uno shock di fiducia”. Se questa ipotesi non si concretizzerà l’esperto prevede che la crescita della zona euro dovrebbe superare l’1% nel 2010 e accelerare verso il 2% nel 2011. Quel che è certo è da domani sarà di nuovo il momento di dare risposte per spazzare via i tanti punti interrogativi che fanno tremare le Borse.

 

Ricca l’agenda della tre giorni no stop che vede impegnati i Grandi della terra del G20: si spazierà dalle politiche di austerity al risanamento dei conti, fino alle nuove tasse su transazioni e istituzioni finanziarie. La missione dei summit dei Grandi della terra del G20 dopo lo tsunami finanziario non si annuncia facile, ma di certo si torneranno ad affinare le armi, per contrattaccare.