Notizie Notizie Italia Tassa banche: banchieri italiani alzano muro contro la proposta della Merkel

Tassa banche: banchieri italiani alzano muro contro la proposta della Merkel

23 Giugno 2010 12:45

Si preannuncia un fine settimana caldo a Toronto. Il G20 è pronto a riunirsi e la Germania non vede l’ora di presentare la sua proposta per tassare gli istituti di credito. Il fronte favorevole, dopo il “sì” del francese Nicolas Sarkozy, ha visto ieri un’altra importante adesione: il nuovo premier britannico, David Cameron. In un comunicato congiunto, Berlino, Parigi e Londra hanno annunciato misure di prelievo sul capitale delle banche attraverso leggi nazionali.


Un prelievo che servirebbe a recuperare parte del denaro pubblico utilizzato per i salvataggi delle banche durante la crisi finanziaria. L’imposta andrebbe poi a confluire in un fondo speciale per affrontare eventuali crack futuri. La Gran Bretagna ha illustrato ieri la nuova manovra di bilancio stimando che la nuova tassazione degli utili bancari frutterà circa 2 miliardi di sterline all’anno.


I tre big del Vecchio Continente non troveranno però vita facile al G20. Alcuni Paesi infatti, in primis Canada e Giappone, hanno già fatto sapere di essere assolutamente avversi a questo tipo di tassazione. Anche il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, aveva espresso qualche dubbio, sottolineando la diversa situazione dei singoli Paesi.


Chi invece è assolutamente contrario all’introduzione di una nuova tassa sugli istituti di credito sono i banchieri italiani. Pier Francesco Saviotti, amministratore delegato del Banco Popolare, non ha usato troppi giri di parole: “penso che sia una scemenza”. Sulla stessa lunghezza d’onda Luigi Abete, presidente di Bnl (gruppo BNP Paribas): “la penso come lui. E’ un provvedimento che non ha senso rispetto ai problemi del mercato”.


“Io sono contrario”, ripete Giovanni Berneschi, numero uno di Banca Carige. Anche Alessandro Profumo, Ceo di Unicredit, ha già bocciato l’ipotesi di una nuova tassa sulle banche. Infine il presidente del Consiglio di gestione di Ubi Banca, Emilio Zanetti, si è dichiarato “assolutamente contrario” sottolineando come il sistema bancario italiano abbia sempre dimostrato di avere grande solidità e forza.