A Tokyo sparano la prima cartuccia per contrastare il super Yen
In Giappone non perdono tempo. Il primo ministro, Naoto Kan, e il governatore della Banca centrale del paese, Masaaki Shirakawa, adottano la strategia del presidente della Fed, Ben Bernanke, che venerdì scorso ha assicurato il ricorso a misure non convenzionali in caso di necessità. Nel corso di una riunione d’urgenza la Banca centrale del Giappone ha sparato la prima cartuccia.
Obiettivo delle autorità di Tokyo è fornire sostegno ad un’economia in fase di rallentamento e fermare la forte risalita della valuta nazionale, che minaccia le esportazioni delle aziende giapponesi. La Boj ha approvato un programma di prestiti alle banche da 10 mila miliardi di yen, pari a circa 116 miliardi di dollari, portando a 30 mila miliardi di yen il suo programma di alleggerimento monetario a favore del sistema bancario.
La decisione è stata presa con la pressione del governo, preoccupato per la debolezza della ripresa economica e del superyen che settimana scorsa ha raggiunto i massimi nei confronti di dollaro ed euro. La Banca centrale del Giappone estenderà quindi i suoi dispositivi di alleggerimento monetario per contrastare l’eccessivo rafforzamento dello yen. La decisione è giunta al termine di una riunione straordinaria nel corso della quale la Banca centrale giapponese ha deciso anche di lasciare invariato il tasso di riferimento allo 0,1%. La Bank of Japan inizierà a offrire 10.000 miliardi di yen di prestiti, della durata di sei mesi, in aggiunta al programma a tre mesi partito lo scorso dicembre.
Nel complesso, agli operatori finanziari sarà messo a disposizione un plafond totale di 30 mila miliardi di yen, con un collaterale in garanzia costituito da titoli di Stato e obbligazioni societarie, sempre al tasso fisso dello 0,1%. Nel pomeriggio il governatore Masaaki Shirakawa, secondo indiscrezioni di stampa, dovrebbe incontrare il premier Naoto Kan nel pomeriggio per discutere i recenti sviluppi sui mercati economici e finanziari. Mentre è confermato l’incontro dei principali ministri del governo giapponese per decidere il pacchetto di base delle misure di sostegno dell’economia.