Tlc: Wind e Vimpelcom convoleranno a nozze, nascerà il quinto colosso della telefonia
I promessi sposi Wind Telecom e la russa Vimpelcom potranno finalmente convolare a nozze entro giugno. L’operazione creerà il quinto operatore mondiale della telefonia con oltre 173 milioni di sottoscrittori nel mobile e genererà sinergie per 2,5 miliardi di dollari. Un’unione che è costata una battaglia di sei mesi contro l’azionista Telenor, contrario al progetto perchè considerato non strategico.
La vittoria è stata proclamata oggi con il decisivo voto a favore degli azionisti di Vimpelcom, riuniti in assemblea straordinaria. Il progetto di fusione è stato infatti approvato dal 53,3% dei presenti. Una quota che in condizioni normali non sarebbe stata sufficiente ma che in questo caso supera il livello minimo fissato dallo statuto della società (si richiedeva solo il 50% dei voti favorevoli nella riunione straordinaria). “L’approvazione di questo progetto condurrà alla creazione di un nuovo player globale delle tlc – ha commentato Alexander Izosimov, presidente e amministratore delegato di Vimpelcom – con una base dei ricavi significativamente diversificata e una più vasta scala di operatività”.
Non ha dunque potuto fare più nulla Telenor, il gruppo norvegese che detiene il 40% di Vimpelcom. I norvegesi chiedevano uno stop al progetto di fusione a meno che Vimpelcom non avesse emesso azioni da dare in prelazione alla stessa Telenor. La fusione con Wind infatti avverrà tramite un aumento di capitale. La compagnia russa dovrà emettere nuove azioni da destinare a Sawiris, il magnate egiziano che controlla Wind Telecom che a sua volta controlla l’italiana Wind. Sawiris diventerà così socio del nuovo operatore con una quota del 30% (ma con diritti di opzione di voto fermi al 20%), mentre Vimpelcom acquisirà di fatto il 100% di Wind e il 51% di Orascom dalla Weather Investments del magnate egiziano. L’italiana Wind passa dunque nelle mani del gruppo russo, secondo operatore sul mercato di Mosca.
Ma Telenor sembra non vlersi arrendere e avrebbe già annunciato che proseguirà la battaglia legale contro la decisione della società russa.