News Rating Tlc: Vivendi e Telecom Italia declassate da Standard Ethics

Tlc: Vivendi e Telecom Italia declassate da Standard Ethics

Pubblicato 18 Dicembre 2015 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:52
Standard Ethics ha rivisto al ribasso il rating di Vivendi a "E+" (dal precedente "EE-") e di Telecom Italia a "E+" (dal precedente "EE-"). L'agenzia di rating indipendente sulla sostenibilità, pur mantenendo una visione positiva sulle due società delle tlc, ritiene che nella fase attuale sussista la necessità d'interventi migliorativi sul fronte degli azionisti di minoranza. In particolare, a suo avviso Telecom Italia dovrebbe adottare politiche: che assicurino l'indipendenza gestionale di Telecom Italia negli interessi degli azionisti di minoranza e degli investitori istituzionali; che limitino casi di interlocking directorship tra i Consigli di amministrazione di Telecom e di Vivendi. Mentre la società francese, azionista di Telecom con una quota intorno al 20%, dovrebbe assicurare ai propri azionisti di minoranza la massima protezione contro: eventuali rischi reputazionali e operativi derivanti da un'eccesiva concentrazione di poteri; eventuali rischi legali derivanti dalla gestione di un carico non funzionale, e non necessario, di informazioni privilegiate.
Secondo Standard Ethics, la partecipazione di Vivendi può rappresentare per Telecom Italia un interessante passo in avanti per migliorare le capacità manageriali, garantire stabilità azionaria, aggiornare le politiche di sostenibilità e per le sinergie industriali e commerciali che si creeranno su due maggiori mercati europei, quello francese e italiano. "Inoltre - commenta l'agenzia nella nota odierna - si tratterà di sinergie non in conflitto d'interesse come invece potevano essere, in precedenza, quelle con la ex-controllante Telefonica (che operava in
concorrenza nel medesimo settore di attività)".
In attesa che il processo di armonizzazione tra le due società prenda avvio e che migliori la sostenibilità
dell'operazione con decisioni in linea ai principi volontari di corporate governance proposti dall'Unione Europea e della Ocse, Standard Ethics mantiene una visione prudenziale.