Notizie ETF Timori su crescita globale sostengono i flussi sugli ETP Short e a leva

Timori su crescita globale sostengono i flussi sugli ETP Short e a leva

Pubblicato 8 Febbraio 2016 Aggiornato 26 Settembre 2022 08:38

I timori riguardanti il rallentamento dell’attività globale rinvigoriscono la propensione a investire in exchange-traded product (ETP) short e leverage (S&L) mentre crollano commodity e titoli azionari. E’ quanto emerge dall’ultima relazione trimestrale sui flussi globali di prodotti curata da Boost ETP, dalla quale emerge che le masse gestite degli ETP S&L sono rimaste vicine al picco record di 68,3 mld di dollari Usa a fine dicembre 2015, segnando un rialzo del 14% rispetto all’anno precedente. Gli investitori in ETP S&L possono esprimere un sentiment sia rialzista che ribassista selezionando ETP a leva (leverage) oppure inversi (short).
“A dicembre si è concluso un anno record per gli ETP short e leverage poiché gli investitori hanno approfittato del contesto di persistente volatilità per posizionarsi opportunisticamente o coprire le esposizioni – commenta Nick Leung, Research Analyst presso WisdomTree Europe -. Il sentiment ribassista sul segmento del fixed income, a seguito del primo rialzo della Fed dal 2006, è stato frenato dai timori sulla decelerazione della Cina in un clima di calo della fiducia nel settore industriale, che ha esercitato delle pressioni sul renminbi. Ciò ha provocato riscatti per un valore di 260mlnUSD sugli ETP short che replicano il debito USA, accelerando la liquidazione delle posizioni corte che erano state costruite nel primo semestre del 2015. Al contempo, gli investitori in ETP azionari S&L hanno reagito all’aumento dei tassi della Fed riposizionandosi al rialzo sull’azionario USA ed europeo, come appare chiaramente dai flussi contrastanti sugli ETP short e long”.
In termini di asset allocation, a fine dicembre, gli ETP azionari hanno attratto ben il 72% degli AUM totali (49,8 mld dollari), seguiti dal debito (12%, 8mld) e dalle commodity (9%, 6mld). Nel segmento azionario, la maggioranza degli AUM ha coinvolto i titoli large e small cap statunitensi (17,5mld), dell’area Asia-Pacifico (13,7mld) ed europei (5,9mld). In Europa, i più popolari sono gli indici europei broad-based (2,4mld $ di masse in gestione), seguiti da Germania (1,4mld), Italia (626mln) e Francia (520mln). Nel segmento del debito, la maggior parte delle masse interessa i titoli di Stato USA (4,8mld), tedeschi (1,4mld), italiani (203mln) e l’obbligazionario governativo focalizzato sulla regione europea (197mln). Per ciò che concerne le commodity, il petrolio è la materia prima più gettonata (3,6mld di AuM), seguito dal gas naturale (739mln), dall’oro (696mln) e dall’argento (539mln).